Caiazzo. L’importanza della Memoria nei cent’anni di storia dell’associazione ‘Combattenti e Reduci’
Grande emozione domenica 14 dicembre 2019 per la celebrazione del centenariodalla fondazione dell’Associazione “Combattenti e Reduci”, sezione di Caiazzo.
Nell’impetuoso vento della Storia, riecheggia strozzata una voce, un grido gelido e soffocato che giunge fino a noi e subito ci oltrepassa, una locuzione che porta con sé una responsabilità e ci richiama al dovere, almeno così dovrebbe essere: un monito, una speranza, un sospiro dal passato: “non dimenticateci!”.
E cosa rispondiamo, noi, gente del futuro a chi un futuro lo ha sacrificato per donarci la pace, l’unità, la libertà… Senza indugio: “non dimentichiamo!”.
In un mondo ormai privo di valori morali ad essi vada la nostra perenne riconoscenza.
L’associazione Combattenti e Reduci nasce proprio nel 1919 per sostenere, non solo moralmente, i tanti reduci; per ricordare e onorare i tanti soldati che combatterono per il Tricolore e che non erano tornati alle loro famiglie, per assistere le vedove, gli orfani, i reduci, i tanti invalidi o mutilati.
Impegno moltiplicatosi, purtroppo, dopo la seconda Guerra Mondiale, quando si aggiunsero numerosissime vittime e feriti civili, con altrettante vedove ed orfani.
Caiazzo ricorda con tristezza numerose perdite civili e militari: 89 giovani nella Grande Guerra e 33 nella seconda Guerra Mondiale; la strage di Monte Carmignano il 13 ottobre 1943 ad opera di una squadra di soldati nazisti, ove persero la vita 22 civili tra donne, uomini, bambini e addirittura un bimbo mai nato, motivo per cui la città di Caiazzo fu insignita della medaglia d’argento al Merito Civile; il bombardamento americano del 27 gennaio 1944 ove tra le macerie delle case abbattute morirono 20 cittadini, anche qui donne, uomini e bambini; singoli casi di fucilazioni nella frazione di SS. Giovanni e Paolo e nelle campagne di Caiazzo.
Tra le due guerre si contarono più di un milione di caduti militari, più di 150.000 civili, più di 500.000 feriti, mutilati, invalidi, alcuni morti dopo anni di sofferenze, gli orfani rimasti senza un padre. le vedove, i tanti reduci che, scampati alla morte, alla fame, alla prigionia, a volte durata anni, dovettero rimboccarsi di nuovo le maniche per ricostruire una casa, un lavoro, una famiglia, l’Italia intera.
Dopo cento anni, l’associazione nazionale “Combattenti e Reduci” continua la sua opera con iniziative sociali e culturali, cura lo stato di conservazione dei Monumento ai Caduti, trasmette alle nuove generazioni la memoria degli eventi che hanno caratterizzato la storia della nostra Patria, con la volontà di operare affinché regni sempre la pace tra i popoli.
La sezione di Caiazzo è al primo posto, in provincia di Caserta come in Italia, per la presenza di ben otto combattenti e reduci della Seconda Guerra Mondiale tuttora viventi.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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