Giugliano: possibile associazione tra errata gestione dei rifiuti e neoplasie
Giuliano– Alcuni ricercatori italiani hanno rilevato concentrazioni elevate e fuori norma di metalli pesanti (come cadmio e mercurio) nel sangue di pazienti oncologici residenti nella Terra dei Fuochi (in Campania)
La ricerca è stata Pubblicata sul Journal of Cellular Physiology, allarmante il risultato commentato da Antonio Giordano, direttore dell’ Istituto Sbarro di Ricerca sul Cancro della Temple University a Philadelphia e docente dell’Università di Siena e condotto da Iris Maria Forte dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale CROM Mercogliano, che ha dichiarato
“Le nostre osservazioni, anche se preliminari, confermano alcuni studi precedenti in cui il livello di metalli tossici nel sangue dei pazienti oncologici in alcuni comuni della Terra dei Fuochi è del tutto fuori norma – rileva Giordano in un’intervista all’ANSA -. Il legame causale tra sviluppo tumorale ed esposizione a questi metalli è un fatto noto da tempo, il superamento costante dei limiti di legge anche nel piccolo numero di individui esaminati nel nostro studio è un fatto di per sé allarmante, che quindi richiede l’immediata estensione dell’analisi ad una popolazione più ampia, così da avere una rappresentazione accurata sul fronte epidemiologico“.
Gli studiosi hanno analizzato le concentrazioni nel sangue di metalli come cadmio, mercurio, arsenico e piombo in 10 pazienti oncologici di uno dei comuni interessati alla ricerca (Giugliano) e le hanno confrontate con quelle di 27 soggetti sani (di controllo) di 85 pazienti oncologici di altre aree di residenza.
“Le nostre analisi – continua Giordano – hanno mostrato che nei pazienti di Giugliano, i livelli ematici di Cadmio e Mercurio, così come quelli dei metalli generali, erano statisticamente più alti rispetto ai controlli sani”.
“Considerando che i metalli pesanti possono essere rilasciati nell’ambiente a causa di un’errata gestione dei rifiuti e dato che Giugliano è noto per avere molti siti illegali di smaltimento dei rifiuti (dati riportati dall’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ARPA Campania e dall’ associazione Legambiente) – sottolinea Giordano – i nostri dati potrebbero fornire un ulteriore supporto alla possibile associazione tra esposizione a rifiuti pericolosi e aumento del rischio di sviluppo del cancro. Queste osservazioni, inoltre, sono in linea con un precedente studio sulla mortalità per cancro in 3 comuni della Campania, tra cui Giugliano”. Questo studio, conclude, “ha dimostrato che il tasso di mortalità per tumore (in particolare tumori polmonari, pleurici, vescicali, della laringe, del fegato e del cervello) tra i cittadini di Giugliano era superiore a quello riportato per la regione Campania“.
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