La Reggia di Caserta riapre per Natale le tombe sannitiche
La Reggia di Caserta riapre al pubblico, dopo oltre dieci anni, le tombe sannitiche.La direzione della Reggia , dunque, ha disposto sei aperture straordinarie del sito archeologico
L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività organizzate dal Museo-sito Unesco per il periodo natalizio. Le visite guidate si terranno il 12, 15, 19, 22, 26 e 29 dicembre dalle 17.00 alle 19.00.
Sono previsti due turni di visita per ciascuna giornata: uno alle 17.00, l’altro alle 18.00. E’ altresi’ obbligatoria la prenotazione attraverso il link tombesannitiche12dicembre2019.eventbrite.it.
Ogni gruppo di visite guidate puo’ essere composto da 25 persone
La partecipazione alle visite guidate rientra nel costo ordinario del biglietto di ingresso alla Reggia di Caserta.
La necropoli e’ venuta alla luce nel 1990 durante i lavori di scavo eseguiti nel secondo cortile del Palazzo. Essa si trova nel piano sotterraneo della Reggia di Caserta e vi si accede percorrendo due rampe di scale.
Il progetto intende diversificare l’offerta culturale del complesso vanvitelliano rendendo accessibili e conoscibili altri spazi del Monumento intesi come altrettanto importanti testimonianze della storia del nostro territorio.
E’ evidente che la storia di Caserta si collega a quella dell’intera conurbazione circostante nella quale sono presenti tracce della permanenza sannita attraverso il ritrovamento di necropoli individuate a Santa Maria C.V., a Casagiove,a Caserta e nelle frazioni di Falciano, San Clemente e Casolla.
Le tombe sannitiche presenti nella Reggia di Caserta sono sette tombe a cassa di tufo risalenti alla seconda metà del IV secolo a. C., presenti anche in area capuana e napoletana.
Le tombe sono omogenee tra di loro senza evidenziare alcuna distinzione sociale.
In esse anche resti ossei , come un teschio e uno scheletro . L’analisi sul cranio rinvenuto ha permesso di ricostruire il volto del defunto e di capire che egli morì intorno ai 39 anni di vita, era probabilmente alto circa 1.62 metri e che presentava difetti nello smalto dei denti dovuto a carenze alimentari. Rinvenuti anche addobbi del corredo funerario costituiti soprattutto da ceramiche: olle dipinte, situle, crateri, ecc. e per le sepolture femminili anellini e fibule in bronzo.
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