Mozzarella di Bufala Campana Dop: rischio aumento prezzi a causa dell’incremento del prezzo del latte
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di
Mimmo Iodice
Mimmo Iodice
Cresce
l’export: Italia trascinata anche dalla Mozzarella di Bufala Campana
l’export: Italia trascinata anche dalla Mozzarella di Bufala Campana
Non
rimanete meravigliati se a breve ci sarà un aumento del costo della
Mozzarella di Bufala Campana Dop, quantificato mediamente in 70-80
centesimi di euro al chilogrammo. A divulgare la notizia sono proprio
gli addetti del comparto in questione. Non si arresta, infatti,
l’andatura della materia prima da cui si ricava l’eccellenza
casearia Made in Italy: il latte di bufala di razza mediterranea
italiana, il cui prezzo sale senza sosta, è lievitato di circa 40
centesimi in due anni, da 1,40 euro ad 1,70/1,80 euro di oggi.
rimanete meravigliati se a breve ci sarà un aumento del costo della
Mozzarella di Bufala Campana Dop, quantificato mediamente in 70-80
centesimi di euro al chilogrammo. A divulgare la notizia sono proprio
gli addetti del comparto in questione. Non si arresta, infatti,
l’andatura della materia prima da cui si ricava l’eccellenza
casearia Made in Italy: il latte di bufala di razza mediterranea
italiana, il cui prezzo sale senza sosta, è lievitato di circa 40
centesimi in due anni, da 1,40 euro ad 1,70/1,80 euro di oggi.
Un’andatura
cui però non si è affiancato un’analogo aumento di prezzo della
mozzarella, questione che ha messo in seria difficoltà i caseifici,
che si fanno carico dei costi necessari dell’intera filiera. Per
produrre un chilo di mozzarella occorrono ben quattro litri di latte,
proferiscono le maestranze del settore, così il guadagno finale per
i trasformatori è molto ristretto, visto che il prezzo medio al
consumo si mantiene costante sui dieci euro a prescindere
dall’incremento della materia prima. I trasformatori finali non
vorrebbero dunque far ricadere sui consumatori quelle che vengono
definite “disarmonie di mercato”, ma si vedono costretti ad
aumentare il prezzo della mozzarella per non andar in forte affanno.
cui però non si è affiancato un’analogo aumento di prezzo della
mozzarella, questione che ha messo in seria difficoltà i caseifici,
che si fanno carico dei costi necessari dell’intera filiera. Per
produrre un chilo di mozzarella occorrono ben quattro litri di latte,
proferiscono le maestranze del settore, così il guadagno finale per
i trasformatori è molto ristretto, visto che il prezzo medio al
consumo si mantiene costante sui dieci euro a prescindere
dall’incremento della materia prima. I trasformatori finali non
vorrebbero dunque far ricadere sui consumatori quelle che vengono
definite “disarmonie di mercato”, ma si vedono costretti ad
aumentare il prezzo della mozzarella per non andar in forte affanno.
L’aumento
stimato è di circa 70-80 centesimi di euro al chilo, una
maggiorazione che potrebbe esser spalmata interamente sui consumatori
per quei caseifici che vendono direttamente al pubblico, mentre la
grande distribuzione o i punti vendita che acquistano dai caseifici
potrebbero ridurre di poco l’aumento, che potrebbe attestarsi sui
50 centesimi.
stimato è di circa 70-80 centesimi di euro al chilo, una
maggiorazione che potrebbe esser spalmata interamente sui consumatori
per quei caseifici che vendono direttamente al pubblico, mentre la
grande distribuzione o i punti vendita che acquistano dai caseifici
potrebbero ridurre di poco l’aumento, che potrebbe attestarsi sui
50 centesimi.
A
prescindere da queste disarmonie di mercato, il comparto viaggia a
fortissima velocità, con l’export che continua a crescere.
prescindere da queste disarmonie di mercato, il comparto viaggia a
fortissima velocità, con l’export che continua a crescere.
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