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S.Nicola la Strada – Chiesti 30 anni di carcere all’uomo che investì volontariamente il lavavetri alla Rotonda

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SAN NICOLA LA STRADA – Ricorderete tutti l’efferato fatto di sangue che a febbraio 2019 insanguinò la strada del Viale Carlo III^ all’altezza dell’incrocio semaforico alla Rotonda di San Nicola la Strada. Ebbene, è in corso di svolgimento il processo di primo grado nei confronti del 22enne Giovanni BUONANNO che investì, secondo l’accusa, volontariamente il 30enne Modou Diop che esercitava abusivamente il mestiere di lavavetri. Nel corso del processo il Pm della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Annalisa IMPARATO ha chiesto 30 anni di carcere per Buonanno.

Il processo si sta celebrando con il rito abbreviato. Dopo averlo investito con la sua auto, l’extracomunitario senegalese, in seguito alle ferite riportate dopo la lite, venne trasportato all’Ospedale Civile di Caserta dove, purtroppo, l’uomo morì . Nel corso delle indagini effettuata dalla Polizia di Stato di Caserta, gli stessi ipotizzarono in un primo momento che si potesse essere trattato di un omicidio stradale. Successivamente la Squadra Mobile di Caserta, che estrapolò le immagini di alcune telecamere di video-sorveglianza presenti in zona che riprendevano l’auto dell’imputato e quella di un gruppo di amici, accertarono che si era, invece, trattato di omicidio volontario.

Il 22enne, di Marcianise, secondo la Procura, avrebbe fatto finta di investire Diop per poi andarsene, quindi poco dopo sarebbe ritornato alla Rotonda per “vendicarsi”, investendo Diop in pieno, per poi fuggire lasciandolo esanime sull’asfalto. Buonanno, incensurato, fu fermato ad aprile dalla Polizia di Stato ed è poi finito sotto processo; i suoi difensori (avvocati Massimo Trigari e Mariano Omarto) discuteranno il prossimo 17 dicembre, quindi il Gup Nicoletta Campanaro emetterà la sentenza.

Il tragico fatto di sangue, al di là delle responsabilità proprie del 22enne di Marcianise, è solo il frutto di una politica dell’immigrazione completamente sbagliata perché questi poveri “disgraziati” sono stati completamente lasciati soli al loro destino dai numerosi Governi che si sono succeduti nel corso degli ultimi vent’anni e, purtroppo, questi ragazzi debbono anch’essi mangiare. Molti si dedicano al traffico ed allo spaccio degli stupefacenti. Molti altri si fermano agli incroci semaforici ed approfittano del tempo che lascia loro il Rosso prima che diventi Verde per lavare i vetri delle autovettura. Sfortunatamente per loro ce ne sono molti che sono violenti (e sul Viale Carlo III^ ne abbiamo visti moltissimi) che incutono letteralmente paura agli innocenti automobilisti che hanno paura di fermarsi al semaforo per evitare di essere preda di questi violenti individui. Molto spesso sono le donne al volante le vittima preferite dai lavavetri. Ed i rimpatri, purtroppo, sono pochi rispetto a coloro che sbarcano clandestinamente in Italia.

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