Teverola: animata discussione per la Commissione di Controllo e Garanzia
TEVEROLA– Alle critiche del gruppo di opposizione “Teverola Città Fertile”,relative alle pochissime convocazioni della Commissione di Controllo e Garanzia, è giunta, qualche giorno fa la replica del gruppo “Città Viva”
“La nota diffusa nelle ultime ore dal gruppo consiliare di opposizione ‘Teverola Città Fertile’ è un misto fra il comico e il patetico. Il collettivo lamenta una presunta scarsa partecipazione alle commissioni Controllo e Garanzia, definendo la cosa “un dato che esprime forte ostilità verso il confronto democratico sui temi che riguardano i cittadini. Si, avete capito bene. Dopo qualche minuto di risate, è giusto dire la nostra.Ma fate sul serio? Ma davvero pensate che la comunità teverolese sia stupida e con la memoria corta? Con quale coraggio il gruppo del podestà osa parlare di confronto democratico? Lo stesso gruppo che, durante il suo periodo di governo della città, ha insultato la parola Democrazia, rifiutando ogni forma di confronto e facendosi beffe di decine di richieste. Le più eclatanti sicuramente le due, da noi protocollate, per invocare il sorteggio pubblico degli scrutatori (con 400 firme di Cittadini Teverolesi allegate) e per la trasmissione in streaming dei Consigli Comunali. La cosa divertente è che il podestà e i suoi hanno avuto il barbaro coraggio di portare proprio queste stesse due proposte (uniche fatte in questi mesi di opposizione) all’attenzione della maggioranza. Cose da pazzi. Cose da ridere. Cose ridicole.”
I membri dell’associazione incalzano, fornendo,ironicamente, all’ex sindaco un consiglio
“Ci permetta, infine, un consiglio, con il cuore: una persona con la sua “gavetta” politica, che sa bene, almeno speriamo, in che condizioni ha lasciato il Comune, si concentri sui problemi seri della città, con un’opposizione costruttiva e seria. Se la città l’ha bocciata nelle urne è perché quello che diceva la sera non era più vero la mattina, perché è sempre sfuggito al confronto. E continua a sfuggire oggi dai Consigli Comunali (già due volte, e poi parla delle commissioni deserte…). Noi sappiamo bene in che condizioni versa il Municipio. E allora parli di tante altre annose questioni: igiene urbana, cimitero, campo sportivo e, nello specifico, impianti sportivi. Le barzellette lasciamole ai comici, qui abbiamo bisogno di altro”.
Suggerire all’ex sindaco di concentrarsi sui problemi reali è cosa buona e giusta, anche se i toni andrebbero smorzati, commenta il Presidente di “Noi per Voi”, Francesco D’Auria
”è pur vero, infatti, che dell’ex amministrazione targata Di Matteo facevano parte persone che oggi siedono in maggioranza (Biagio Pezzella,Improta Angela, Gennaro Caserta, l’attuale sindaco Tommaso Barbato), è mai possibile che non abbiano nessuna responsabilità sulle precarie condizioni in cui versa il comune di Teverola? Le associazioni giocano un ruolo fondamentale per mantenere viva la dialettica politica, ma è necessario analizzare le situazioni senza parzialità”
Non si è fatta attendere, ovviamente, la controreplica di “Città Fertile”:
“Non si smentiranno mai! Sindaco facente funzioni e presidente del Consiglio comunale almeno adesso la faccia avrebbero potuto mettercela! E invece no, evidentemente, approfittando della nota terzietà dell’associazione locale, avranno pensato bene di non scomodarsi e di lasciare che fossero altri, per loro, a colpire la parte scomoda dell’opposizione! Forse, però, è il caso di ricordare che una parte di amministrazione attuale era parte integrante della precedente: l’attuale sindaco f.f. era il vicesindaco ed il presidente del Consiglio in perfetta continuità. Semmai, dunque, ci fosse stato un disastro in Comune’ (come vorrebbero ingiustamente far credere), in quota parte sarebbe stato anche dei cattivi compagni di viaggio che attualmente amministrano!? O no? Come si dice, si tirano la zappa sui piedi? Ah già, ma loro prima non gestivano! Adesso sì però! L’amministrazione Di Matteo non è più in carica da agosto 2018, nel frattempo alla presunta disastrosa eredità come mai nessuno avrebbe posto riparo?! Come mai il commissario ed i funzionari avrebbero perseverato? Siccome poi l’attuale amministrazione non farebbe chiacchiere, in 5 mesi di attività, almeno la diretta del Consiglio comunale non avrebbero potuto farla? E’ o non è materia esclusiva del presidente Consiglio comunale che è sempre lo stesso, o forse non ha ancora cambiato idea!? Vista la priorità che veniva data alla cosa, come mai tanto tempo per attivarsi? E vuoi vedere che se l’attuale amministrazione oggi fa le stesse cose, forse il sindaco f.f. non si è ancora accorto che non è più il vicesindaco di Di Matteo?“
Dopo l’accusa di Di Matteo di “terzietà” all’associazione “Città viva”, Futura per Teverola ha, pochi minuti fa, attraverso i canali social, chiarito la sua posizione
“Sulla Commissione Controllo e Garanzia il gruppo di opposizione “Teverola Città Fertile” ha montato un caso senza alcun fondamento di verità, mistificando artatamente la verità per, come sempre, ingannare la cittadinanza per scopi politici. La trasparenza è un valore supremo, non un giocattolo da utilizzare a convenienza filosofeggiare. (???)
Ma andiamo con ordine e facciamo chiarezza.
Fra i primi atti dell’amministrazione Barbato, a differenza del passato (durante l’amministrazione Di Matteo la commissione fu composta solamente ad ottobre), c’è stato proprio l’istituzione in Consiglio Comunale di tale organismo. Ciò a dimostrazione di quanto teniamo ad uno strumento che rappresenta una garanzia per la comunità. Nella prima seduta, quella del 9 agosto, i consiglieri di maggioranza membri Amelia Martino e Biagio Pezzella (Giuseppina Caputo assente per seri motivi personali) avevano chiesto al presidente Dario Di Matteo, consigliere di minoranza, di calendarizzare le convocazioni per facilitare la presenza a tutti, in modo da conciliare più facilmente impegni personali e amministrativi. Altra dimostrazione di quanto la presenta in tale commissione fosse di grande importanza per gli esponenti di Futura per Teverola. Richiesta prontamente disattesa nei mesi successivi. Ma nonostante questo, verbali alla mano, abbiamo sempre fatto un enorme sforzo per garantire la presenza di un consigliere di maggioranza. Nell’arco di questi due mesi abbiamo cercato di partecipare sempre, nonostante gli errori di convocazione e, soprattutto, nonostante il presidente continuasse ad ignorare le nostre richieste. Insieme abbiamo concordato di procedere per le vie brevi per le convocazioni, ed è stato sempre prontamente avvisato (e ci sono chat che lo dimostrano che per privacy non pubblichiamo) dell’impossibilità a partecipare. Ma nonostante questo, in diverse occasioni, sapesse della nostra indisponibilità, ha deliberatamente convocato riunioni poi ovviamente andate deserte. Chiaro esempio la seduta convocata per il 16 ottobre: avevamo espressamente sottolineato la nostra impossibilità a partecipare, chiedendo come data il 28, ma lui, ignorandoci, ha scelto poi il 24.
Le nostre assenze sono state sempre motivate, il presidente sempre avvisato. E lo sfidiamo a dimostrare il contrario, con prove, non con le chiacchiere. Per fare un altro esempio, il 13 settembre lo abbiamo informato dell’assenza a causa della manifestazione di commemorazione per i Carabinieri trucidati nel 1943. Non abbiamo nessun motivo ad assentarci: un’amministrazione trasparente, non solo dal punto di vista interno, ma soprattutto nei confronti dei teverolesi, è la nostra priorità. E stiamo dimostrando.E veniamo adesso all’ultima convocazione, quella del 4 novembre, sulla quale l’integerrimo signor presidente ha montato un caso nazionale.
L’oggetto “Attivazione servizio scuolabus ed atti correlati” non rientra fra gli argomenti annoverati dall’art. 25 del regolamento comunale. Abbiamo appositamente inviato al consigliere una mail in data 30 ottobre per segnalare la cosa, invocando nuovamente, inoltre, la calendarizzazione delle sedute con cadenza quindicinale e di pomeriggio, per poter garantire la presenza di tutti. Il presidente ha ignorato la mail e verbalizzando, il 4 novembre, la nostra assenza. Il caso vuole, però, che la nuova convocazione, quella fissata per l’11 novembre, presenta un oggetto molto più articolato. Stesso concetto, diversa la forma: “Attivazione servizi essenziali al cittadino attraverso l’attuazione degli obiettivi programmati e delle previsioni di bilancio – servizio trasporto scolastico”. Ora ci chiediamo, caro consigliere Di Matteo, in pochi giorni ha avuto un’illuminazione divina, o ha notato la nostra mail, capito l’errore, ma ci hai ignorato di proposito? E davvero ha il coraggio di dire che scappiamo dal confronto, davvero hai l’ardire di definire la nostra assenza un dato che esprime ostilità alla democrazia? Lei stesso ha rinviato una seduta per vie brevi, quella del 30 settembre, mentre noi tutti eravamo disponibile. Allora deve autocondannarsi? Facciamola finita con queste sceneggiate, basta con le menzogne e i mezzucci di basso livello. La Commissione Controllo e Garanzia è un organismo serissimo, non un giochino da utilizzare per far politica. La smetta di ingannare i cittadini, e si dedichi al suo ruolo”
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