Caiazzo. Archivio vescovile: 259 storiche pergamene ‘svelate’ mercoledì al palazzo Mazziotti
“Le Pergamene dell’Archivio Vescovile di Caiazzo (1309-1343)” è il titolo del sesto volume, curato dalla dottoressa Laura Esposito, che sarà presentato mercoledì 30 ottobre, alle ore 10, nella storica cornice dl palazzo Mazziotti.
Circa 260 storiche pergamene -condensate in un volume edito per i tipi di Giannini & Figli- riferite al periodo storico compreso fra il 20 giugno 1309 ed il 15 gennaio 1343; volume che, come si evince dall’introduzione della curatrice, Laura Esposito, rappresenta “la continuazione dell’edizione delle pergamene dell’Archivio vescovile di Caiazzo iniziata nel 2005, con l’edizione del secondo volume che raccoglie i documenti relativi al regno di Carlo Primo d’Angiò”.
Si deve alla benemerita iniziativa del compianto monsignor Angelo Campagna, (ultimo vescovo che ha vissuto in Caiazzo, l’avvio, nell’anno 1983, di tale meticolosa ricostruzione con il primo dei sei volumi finora pubblicati, anche grazie alla continuità voluta dai successori vescovi dell’ormai unificata diocesi “Alife-Caiazzo”.
Tanto si evince anche dal prodromo di monsignor Valentino Di Cerbo, da alcuni mesi vescovo emerito, cui è subentrato, quale amministratore apostolico diocesano monsignor Orazio Francesco Piazza, vescovo di Sessa-Teano, che sicuramente vorrà assicurare continuità alla pregevole ricostruzione anche durante la sua estemporanea reggenza.
La prefazione dell’opera, curata dalla dottoressa Carolina Belli, funzionario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è preceduta da una relazione del direttore dell’Archivio di Stato di Napoli, dottor Paolo Franzese, che, come le altre succitate figure che hanno contribuito alla redazione dell’opera, ha assicurato la presenza alla sua presentazione, curata dall’Archivio della Diocesi di Alife-Caiazzo, insieme al sovrintendente ai Beni Architettonici e Librari della Campania, dottor Gabriele Capone, al direttore dell’Archivio diocesano, dottor Luigi Arrigo, e al sindaco Stefano Giaquinto.
Conclusa la presentazione, i presenti potranno ritrovarsi presso la (ex) sede episcopale, in piazza ex Verdi, ove, presso l’Archivio Storico Diocesano, avranno l’opportunità di visitare la mostra “Hoc instrumentum scripsi ego” consistente in altre interessanti opere cartacee “digializzate” dai medesimi curatori diocesani.
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