S.Nicola la Strada – Della fontanina alla Rotonda Ovest è rimasto solo il buco
SAN NICOLA LA STRADA – Le piazze, le fontane ed i giardini pubblici in generale svolgono un’importante funzione sociale, rappresentando luoghi di aggregazione e socializzazione per i cittadini, per le famiglie, per i minori. Ad esempio è indispensabile la manutenzione delle aree attrezzate a giochi nei giardini pubblici dal momento che condiziona la sicurezza degli utenti.
Sin dal suo insediamento la coalizione del PD-ex NCD (Attualmente trasformatesi in Forza Italia)-Movimento Strada Nuova, a guida del Sindaco Vito MAROTTA, tesserato Partito Democratico, si è posto l’obiettivo di far si che quel poco di verde che adorna la Città di San Nicola la Strada non versasse più in un grave abbandono con erba alta che in alcuni casi sono diventate vere e proprie “foreste”. Ecco allora il Progetto “Adotta un’aiuola” che ha permesso l’adozione da parte di diverse Associazioni di Volontariato di diverse aree pubbliche.
Ma, se questo progetto è stato un “colpo di genio” del primo cittadino, rimane ancora molto da fare anche se, ultimamente, un nuovo affidamento pubblico di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico sta aiutando molto. Nell’ultimo periodo, purtroppo, quello a cui stiamo assistendo è l’inciviltà da parte di alcuni cittadini che stanno compiendo gravissimi atti di vandalismo a danno della fontane pubbliche presenti sull’intero territorio cittadino. Le “fontanine pubbliche” non rappresentano solo un elemento ornamentale presente specialmente nelle aree a verde, ma hanno l’obiettivo di aumentare l’accesso all’acqua per i soggetti svantaggiati e ridurre i rifiuti di plastica.
Le fontanelle pubbliche sono un patrimonio da salvaguardare poiché rappresentano la memoria storica del nostro passato (vedi, ad esempio, la fontana “carolina” presente in Via Santa Croce). Anticamente esse erano utilizzate non solo come fonte di approvvigionamento di acqua potabile ma anche come luogo di aggregazione, dove le massaie si incontravano, scambiavano qualche chiacchiera e sciacquavano i panni. Quindi esse hanno un valore storico, culturale e tradizionale oltre che essere uno strumento educativo, ecologico ed economicamente sostenibile soprattutto in luoghi, come le due zone della Rotonda, in cui risiede un folto numero di cittadini.
Nate per necessità, purtroppo, in molti luoghi le fontanelle pubbliche attualmente stanno scomparendo e il loro numero si è ridotto notevolmente oltre al fatto che molte sono inutilizzabili. Alla Rotonda di San Nicola la Strada erano state installate due fontanine, una per ciascuna dei due lati in cui è divisa la Rotonda (Est ed Ovest). Purtroppo, mentre quella del lato Est è ancora esistente e funzionante forse anche perché si trova dalla parte del lato più “vissuto”, essendo in prossimità della Chiesa e di moltissimi esercizi commerciali che richiamano un gran numero di clienti, quella che era stata installata sul lato Ovest “È SPARITA, NON C’E’ PIU’”.
Il lato Ovest da sempre è preda di personaggi equivoci, negli ultimi anni non si contano gli episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, che mettono paura ai “cittadini perbene” di frequentarla con i propri figli e addirittura per una breve passeggiata con i loro animali a quattro zampe. Questa fontanina, proprio a causa di quello che abbiamo appena descritto, è stata vittima di atti vandalici. Abbiamo rispolverato un comunicato stampa dell’allora Assessore pro-tempore Antonio Terracciano che, in data 28 giugno 2013, così recitava: “In riferimento all’articolo pubblicato dalla Gazzetta di Caserta a firma del sig. Nunzio De Pinto, avente come oggetto le osservazioni da parte del Comitato Città Partecipata circa la scarsa attenzione di questa Amministrazione alla manutenzione di aree verdi e vasche pubbliche, ritengo opportuno comunicare che già dallo scorso venerdì, la vasca del lato ovest della Rotonda è stata oggetto, per nostro indirizzo politico, di pulizia straordinaria da parte degli stradini comunali. Ancora questa mattina, gli stessi sono al lavoro per ripristinare la funzionalità degli zampilli e riportare la vasca e la fontana alla sua normale attività. Terminato questo intervento, che ci sembrava prioritario, riserveremo la stessa cura a tutte le aeree e le vasche di cui il patrimonio comunale consta, con l’obiettivo di ridonare ad esse in tempi brevi la dignità che meritano…..”.
In diverse occasioni la predetta fontana è stata “divelta”, “gettata a terra”, ed ha rappresentato per anni l’unico strumento di pulizia della persona da parte dei migranti che li stazionano (molti numerosi ovviamente d’estate) ed hanno creato grande indignazione da parte dei residenti costretti a vedere queste persone che si lavavano anche nudi. Tutto ciò ha forse contribuito alla “Sparizione della fontana”. Infatti, da quado non c’è più non si vedono quelle scene di “autentico lavatoio pubblico”.
Ciò, tuttavia, è colpa delle Istituzioni che avrebbero dovuto darsi da fare per consentire a queste persone che non hanno di che lavarsi, di poterlo fare in ambienti protetti dagli occhi dei residenti che hanno paura per i propri figli che erano costretti a sorbirsi la visione “poco celestiale” del bagno odierno dei più deboli. Rimettere in funzione la fontana non avrebbe senso se prima non viene costruito un luogo adibito proprio a questi nostri fratelli più poveri e, magari, si potrebbe preparare un progetto da presentare alla Comunità Europea che, con le opportune sollecitazioni, potrebbe finanziarlo. Va bene salvare dal mare questi fratelli, ma mettiamoli in condizione di vivere “in maniera degna” da uomini liberi.
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