Ruviano. Carabinieri, caserma trasferita ma mercoledì 25 il TAR potrebbe imporne il ritorno a Caiazzo
Sebbene i “giochi” sembrino definiti con il trasferimento nella nuova struttura ruvianese avvenuto frettolosamente e senza neanche la prevista cerimonia inaugurale, tutto è ancora possibile per la sorte della stazione Carabinieri, lungamente relegata in una sede caiatina decisamente angusta e indegna, ma nella quale i militari potrebbero essere costretti a tornare atteso che il trasferimento concordato fra i vertici dell’Arma Benemerita e quelli del Ministero con l’attento sindaco ospitante Roberto Cusano è oggetto di giudizio intentato per conto dell’omologo, per ora soccombente, Stefano Giaquinto attraverso l’avvocato casertano Pasquale Marotta (nella foto qui accanto), specialista in controversie amministrative che peraltro si è sempre dichiarato fiducioso circa il positivo esito della vertenza, su cui mercoledì 25 settembre dovrà pronunciarsi il TAR Campania.
Non si tratta dell’unico contenzioso, per la verità, atteso che ancor prima l’ex sindaco Nicola Sorbo ha prodotto alla Procura della Repubblica un esposto molto circostanziato, paventando addirittura una clamorosa truffa da parte del Comune di Ruviano ai danni della Comunità Europea e della stessa Regione, che sarebbe conseguita alla “distrazione” di ingenti fondi comunitari destinati (con espresso vincolo pluriennale) all’edilizia scolastica, salvo a mutare in corso d’opera la destinazione, circostanza che peraltro avrebbe dovuto determinare un calo nella graduatoria dei richiedenti tale da determinarne l’esclusione da quelli utilmente collocati.
Sebbene il tutto fosse stato adeguatamente documentato, però, tale esposto non avrebbe avuto seguito per carenza di legittimazione del ricorrente, il quale non a caso ne aveva consegnato una copia al più che legittimato sindaco attuale di Caiazzo che però non avrebbe dato seguito, preferendo appunto affidarsi esclusivamente all’avvocato Marotta.
Ora però tale esposto potrebbe essere riprodotto da un sodalizio cittadino del pari legittimato, sicché un altro squarcio potrebbe aprirsi su un trasferimento tanto frettoloso quanto discutibile (considerata l’imminente scadenza giudiziaria), nonostante le sacrosante, giustissime doglianze dei militari troppo a lungo costretti in locali decisamente indegni senza che intanto i caiatini si siano dimostrati in grado di assicurare una degna alternativa, se non (purtroppo) a chiacchiere.
Situazione che peraltro non sembra tangibilmente mutata neanche negli ultimi tempi sicché, se pure il TAR dovesse riconoscere le ragioni del Comune caiatino, è immaginabile che il responso verrebbe impugnato in superiore sede non solo dal Comune di Ruviano, ma dagli stessi vertici dei Carabinieri che pertanto diverrebbero antagonisti giudiziari del sindaco di Caiazzo, circostanza che potrebbe diventare ostativa anche del paventato (o solo chiacchierato?!?) presidio con mero “piantone” della Benemerita, evidentemente già finito nel dimenticatoio: chi vivrà… vedrà!
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