Chiusura del bar Moscato: la procura potrebbe optare per il sequestro definitivo dei locali
ARZANO – Chiusura del bar Moscato: la procura potrebbe optare per il sequestro definitivo dei locali. Si allarga l’inchiesta. La serrata dell’esercizio commerciale è arrivata dopo la notifica degli agenti al nuovo titolare (fratello del vecchio gestore). Mentre l’operazione dei caschi bianchi guidati dal comandante Luigi Maiello è l’epilogo di una vasta inchiesta che vedrebbe coinvolti l’ufficio SUAP e quello Urbanistica del comune di Arzano. Difatti, secondo i primi accertamenti, l’attività di bar e somministrazione di bevande, sarebbe stata compiuta in questi anni in assenza di qualsivoglia requisito previsto dalle norme in materia.
Infatti, già nel 2016, gli era stata revocata la Scia e nei giorni scorsi gli è stata respinta quella di subentro presentata dal nuovo proprietario. La struttura commerciale avrebbe operato in questi anni e svolto quindi la propria attività in assenza dei pareri Asl, vigili del fuoco, cambio di destinazione d’uso della struttura e autorizzazione edilizia. La chiusura dell’attività e le eventuali notizie di reato, sono state trasmesse anche alla Procura di Napoli Nord e al gruppo Nas dei Carabinieri.
I titolari avverso i provvedimenti amministrativi, potranno proporre eventuale ricorso così come annunciato dal nuovo gestore che ha annunciato di essere incorso in un incauto affitto e che il precedente gestore non avrebbe comunicato alla stesso di non aver mai ottenuto il cambio di destinazione d’uso dei locali. Intanto il giallo resta e le indagini penali vanno avanti anche sui collegamenti tra l’ex gestore e un ex consigliere comunale ritenuto negli atti dello scioglimento in rapporti con la camorra e che proprio i mancati provvedimenti durante la gestione politica dell’ente adombrano ulteriori sospetti.
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