Ruviano. Caserma Carabinieri, in corso il trasferimento: nuovo ‘ko’ per Giaquinto stigmatizzato dalla minoranza
Primo, ma forse non più dirompente, nodo che “viene al pettine” per la civica amministrazione guidata dal sindaco Giaquinto, dopo le ferie agostane, è quello inerente il trasferimento, a quanto pare ormai ineluttabile, della stazione Carabinieri nella vicina Ruviano, il cui sindaco, metaforicamente, ha nettamente battuto per KO tecnico l’omologo caiatino.
A presentare il conto al “primo caiatino” sul quale già grava come macigno la recente sospensione disposta dall’Antimafia, è ancora una volta la minoranza con un comunicato peraltro preannunciato da tempo:
Oramai è questione di pochi giorni, se non poche ore, e il comando stazione carabinieri di Caiazzo aprirà ufficialmente gli uffici presso la nuova sede nel comune di Ruviano con la nuova denominazione “Stazione Carabinieri di Ruviano”.
Il trasferimento rappresenta l’epilogo di una lunga e controversa vicenda che ha visto l’Arma dei Carabinieri da circa vent’anni chiedere invano alle amministrazioni caiatine, la realizzazione di una nuova caserma in luogo di quella attualmente occupata, ormai priva dei requisiti strutturali necessari.
Purtroppo il trasferimento non rappresenta una sorpresa, nonostante tutti i proclami del sindaco Giaquinto, che già nel corso dell’ultima campagna elettorale aveva rassicurato i cittadini che in caso di vittoria si sarebbe recato in Prefettura insieme a tutti i consiglieri di maggioranza ed avrebbe sicuramente evitato il trasferimento della stazione carabinieri.
Il gruppo di opposizione “Caiazzo Bene Comune” esprime al riguardo tutto il proprio rammarico per la conclusione di questa vicenda che vede privare la Città di Caiazzo di un importante presidio delle istituzioni, presente sul territorio da oltre 150 anni.
Il rammarico è ancora più profondo visto che la vicenda non è certamente un fulmine a ciel sereno ma si protrae da circa vent’anni ed il sindaco Giaquinto, già all’epoca assessore ai lavori pubblici, poi per due mandati sindaco e poi ancora vicesindaco, avrebbe ben potuto, avendone avuto tutto il tempo, porre la basi per la realizzazione della nuova caserma.
Ed invece anni e anni di inattività e di incapacità progettuale a lungo termine, hanno provocato la inevitabile, amara, odierna conclusione.
Ovviamente a pagarne le conseguenze saranno i cittadini di Caiazzo che certamente verranno privati di quella che oggi è un’assidua presenza dell’Arma sul territorio.
Come consiglieri di opposizione avevamo più volte stimolato l’amministrazione ad assumere ogni iniziativa utile al mantenimento della stazione carabinieri ma, evidentemente, l’attuale maggioranza ha manifestato ancora una volta incapacità programmatica nell’adottare soluzioni concrete al di là della solite, vane, promesse elettorali unitamente all’ingente somma di denaro, dei caiatini, sprecato per i ricorsi giurisdizionali alla giustizia amministrativa.
Il nostro pensiero va soprattutto a quei cittadini che, illusi dalle rassicurazioni di Giaquinto, hanno riposto in buona fede in lui la loro fiducia elettorale consentendone la rielezione.
L’ufficialità del trasferimento della caserma è solo l’ultima, infatti, delle vicende gestite in maniera inefficace dall’amministrazione Giaquinto, che va ad aggiungersi alle altre spinose questioni riguardanti le Opere Pie (per la quale l’Anac ha addirittura sospeso il sindaco e annullato la nomina del presidente del consiglio di amministrazione), la richiesta di circa due milioni di euro pervenuta al comune di Caiazzo per il debito insoluto per i lavori del nuovo cimitero e per le controversie legali nella vicenda Decò per le quali pendono giudizi in sede penale, civile ed amministrativa.
(Gruppo consiliare “Caiazzo Bene Comune” – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)