Alla Scuola Forestale Carabinieri – Centro Addestramento di Castel Volturno c’era anche il Generale Carmelo Burgio
CASTEL VOLTURNO – Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Giovanni NISTRI, nella mattinata di ieri 15 agosto 2019, dopo aver visitato, in Castel Volturno (CE), le Stazioni Carabinieri Territoriale e Forestale si è recato presso la Scuola Forestale Carabinieri – Centro Addestramento di Castel Volturno dove, di li a poco, si sarebbe tenuto il programmato Comitato Nazionale Odine e Sicurezza Pubblica. Sul posto è stato ricevuto dal Comandante Interregionale Carabinieri “OGADEN” Generale di Corpo d’Armata Vittorio TOMASONE, dal Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri Generale di Divisione Carmelo BURGIO, dal Comandante della Legione Carabinieri Campania Generale di Divisione Maurizio Stefanizzi e dal Comandante della Regione Carabinieri Forestale Generale di Brigata Ciro LUNGO.
Presenti presso il Reparto di istruzione anche il Comandante della Scuola Col. Antonio ZUMBOLO ed il Ten. Col. Domenico Massimiliano PELLINO, Capo Ufficio del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta. La Scuola Forestale Carabinieri, che ha ospitato il CNOSP, costituisce un presidio di legalità nella provincia di Caserta, in un territorio particolarmente difficile. Tale struttura, visitata anche in questa occasione dal Comandante Generale, è altamente specializzata in materia ambientale sia a livello europeo che internazionale. L’elevata professionalità e specializzazione viere raggiunta anche grazie all’impiego di apparati tecnologici all’avanguardia, quale un simulatore, unico nel suo genere, che permette di contrastare con interventi mirati, incendi, dissesti idrogeologici ed altri disastri ambientali.
La capillare formazione del personale è volta ad infrenare la dilagante commissione di Ecoreati. Il Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri Generale di Divisione Carmelo Burgio è stato anche il Comandante provinciale di Caserta dell’Arma ed ha lasciato sul territorio un ricordo indelebile nei suoi uomini (la notte usciva in strada con loro) e nei cittadini di Terra di Lavoro che vedevano in lui l’uomo giusto per combattere la camorra. Burgio conosceva a menadito l’intera provincia di Caserta e tutto sui clan casertani ed ottenne anche il Premio intitolato a “Joe PETROSINO”, l’agente di polizia italoamericano che era l’incubo della Mano Nera e dei delinquenti americani.
Burgio è stato, tra l’altro, comandante provinciale dei Carabinieri di Trapani, del primo Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” e all’estero ha svolto incarichi di comando in Libano, in Bosnia, in Albania e in Iraq, a Nassiryia. Burgio ha indossato la divisa fin da quando aveva 15 anni, dai tempi della Nunziatella di Napoli. Ha imparato che, anche nei momenti più difficili, bisogna abbassare la testa e lavorare sodo. Ha avuto a che fare con la criminalità organizzata siciliana che è certo diversa da quella casertana ma ha messo a buon frutto la sua esperienza anche in questo incarico. Paracadutista, vice comandante del Gis (il gruppo di intervento speciale dell’Arma), frequentazione dell’accademia dell’Fbi in Usa oltre all’incarico di responsabile per l’Italia della pianificazione delle operazioni in Iraq a Tampa.
Burgio è stato, tra l’altro, comandante provinciale dei carabinieri di Trapani, del primo Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” ed all’estero ha svolto incarichi di comando in Libano, in Bosnia, in Albania e in Iraq, a Nassiryia.
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