Caiazzo. Comune: Ferragosto scialbo dopo dopo la morte dello ‘Jovinelli’ e prima del ‘tracollo’ autunnale?
Clamorosa rinuncia a uno spettacolo boccaccesco che sembra fatto apposta per Caiazzo, proposto dal noto artista Maurizio Merolla.
Qualcuno dovrebbe spiegarci perché si è preferito fare orecchie da mercante, a quant’è dato sapere, snobbando una straordinaria proposta teatrale del poliedrico artista Maurizio Merolla (nella foto qui accanto) che avrebbe vivacizzato il centro caiatino, se non per l’ormai killerato Festival Jovinelli, almeno a ridosso di Ferragosto, quando in tutto il circondario (in illo tempore anche a Caiazzo) si inventano qualunque iniziativa utile a richiamare turisti e curiosi: solo a titolo di esempio, dal cinema in piazza di Piana di Monte Verna alla sagra della fresella di Castel Morrone.
Sempre che non si tratti di una malintesa interpretazione da parte della stampa impicciona scaturita da una banale chiacchierata con lo sconcertato artista, sperando quindi che possa essere smentito che la proposta di mettere in scena proprio nel centro storico caiatino “Andreuccio da Perugia” -intrigante novella boccaccesca, ideale per la rappresentazione in piazza ex Verdi- in prima istanza è stata rivolta agli amministratori caiatini, con il deludente risultato che, dopo mesi di sterile attesa, l’attore sarebbe stato costretto a dirottare l’intrigante rappresentazione al Borgo San Martino di Monteforte Irpino, in provincia di Avellino.
Dovendo peraltro creare altrove un proscenio sulla falsariga di quello naturale caiatino, con tanto di pozzo (dal quale a un certo punto, con immaginabile stupore del pubblico, sarebbe spuntato un “fantasma”), come può evincersi dalla foto qui accanto e da due video-stralci dell’esilarante spettacolo, a quanto pare, “rifiutato senza rifiuto” cioè senza neanche uno straccio di motivazione né tampoco di alcun ufficiale riscontro.
Senza farsi scrupolo però di spendere circa centomila euro -sempre per quanto è dato sapere- affidando a non so chi la gestione di un progetto ambizioso nel nome quanto modesto nella sostanza, circoscritto cioè in tre soli “spettacoli”, due dei quali peraltro tenuti lontano dal centro caiatino cioè nelle frazioni Cesarano e SS. Giovanni e Paolo.
Né tampoco farsi scrupolo, cotanti amministratori, di percepire interamente le indennità “di carica” anche per agosto, sebbene in tale mese tutti gli uffici risultino aperti per metà giornata, cioè solo nelle ore antimeridiane, giusto avviso da cui risulta tale riduzione oraria mentre non risulta alcuna “riduzione stipendiaria”.
Ma il peggio per la comunità caiatina sembra prospettarsi dopo il tradizionale relax ferragostano, a partire dall’addio alla stazione dei Carabinieri, il trasferimento a Ruviano della quale è già programmato proprio entro agosto, senza che nessuno sembri aver mosso un dito per cercare di evitarlo legalmente, come avrebbe potuto accadere semplicemente avallando un circostanziato ricorso di Nicola Sorbo, ex sindaco e padre dell’attuale presidente del Consiglio comunale.
E meno male che -come ha ricordato qualche attento consigliere di minoranza- durante l’ultima campagna elettorale, l’attuale sindaco aveva più volte rassicurato la cittadinanza giustamente preoccupata impegnandosi il giorno dopo le elezioni a recarsi espressamente dal prefetto di Caserta per risolvere definitivamente il problema: da appendice -dicono cioè vox populi– alla più nota fiaba collodiana!
Segno evidente di una resa incondizionata, nonostante i soldi finora spesi non solo per ingenti competenze legali ma anche per avviare la costruzione di una nuova caserma, in corso d’opera definita inidonea, evidentemente rinnegando la precedente attestazione di idoneità, senza la quale sarebbe stato impossibile procedere: il tutto senza mai ricercare né perseguire eventuali responsabilità? Che dire poi del nuovo, ultimo progetto di costruire, nonostante il già disposto trasferimento, una nuova caserma: tuttora o proprio per questo “dormiente”?
Come del resto per il “project financing” anni addietro concordato con un imprenditore che poi avrebbe rinunciato alla stessa costruzione, ritenendola svantaggiosa, senza che mai nessuno si sia preoccupato di rivendicare un risarcimento?
Ancor più gravose per le casse comunali si prospettano le liti giudiziarie conseguite alla “guerra fra supermercati”, uno dei quali ha già citato in giudizio il sindaco rivendicando un risarcimento danni (solo iniziale) di oltre mezzo milione di euro ma anche per tale aspetto il peggio potrebbe venire a fine anno con ulteriori, molto più ingenti richieste di risarcimento.
Intanto, però, si vocifera che proceda speditamente (quanto sommessamente), con il solleone agostano, la redazione di un nuovo piano urbanistico che potrebbe mettere tutti d’accordo, secondo le male lingue ovviamente: chi vivrà… vedrà!
Cliccare sulle foto inerenti per due parti dello spettacolo invano proposto per l’estate caiatina da Merolla
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