SEBASTIAN VETTEL, PILOTA DI PUNTA FERRARI CHE NON RIESCE AD ARGINARE LO STRAPOTERE DELLE MERCEDES
LA FERRARI punta al mondiale di F1, ma quest’anno le Frecce d’argento sembrano imprendibili, Hamilton domina la stagione motoristica con le sue 8 doppiette di fila, Vettel della Ferrari appare alquanto in ombra, addirittura Leclerc ha offerto sorpassi e prestazioni che hanno per forza di cose appassionato di più i tanti tifosi’ della Rossa di Maranello.
Ad ogni modo ripercorriamo la carriera del pilota n. 5 della Ferrari in questo breve excursus di quella che è stata e che è la sua attuale carriera sportiva.
Sebastian Vettel è nato a Heppenheim in Germania il 3 Luglio 1987. Dopo aver esordito in F1 con la BMW nel 2007, in sostituzione dell’infortunato Robert Kubica, approda alla Toro Rosso, squadra con la quale vince il suo primo GP (Monza 2008); passato poi alla Red Bull nel 2009, Sebastian Vettel si laurea campione del mondo di F1 nel 2010, riuscendo a ripetersi anche nel 2011, nel 2012 e nel 2013.
2006-07: gli inizi alla BMW-Sauber
L’occasione per entrare in Formula 1, si presentò, a Vettel, grazie alla sostituzione, avvenuta dopo il GP di Turchia 2006, di Jacques Villeneuve con Robert Kubica; questo gli consentì di diventar il 3° pilota e collaudatore della scuderia, divenendo il più giovane a collaudare una F1 nelle sessioni libere di qualifica del venerdì, all’età di 19 anni e 53 giorni. Sebastian impressionò tutti da subito, facendo segnare il miglior crono del venerdì, sia a Istanbul che a Monza, ricevendo i complimenti anche di Michael Schumacher.
Nella stagione 2007, Vettel viene confermato come test driver della BMW-Sauber e, in seguito al terribile incidente di Kubica in Canada, lo sostituisce ad Indianapolis, sede del GP degli USA, dove il tedesco giunge ottavo, conquistando il suo primo punto in carriera e divenendo il pilota più giovane a compiere questa impresa.
2007-08: Toro Rosso
A partire dal GP d’Ungheria, Vettel passa alla scuderia di Feanza come sostituto di Scott Speed. Anche con il team italiano, Sebastian si mette in gran luce, prima al Fuji sotto il diluvio, dove, mentre era 3°, tampona la Red Bull di Webber a causa di un brusco rallentamento di Hamilton, che era in testa dietro la safety-car; quindi in Cina, dove centra un magnifico 4° posto, ottenendo la riconferma per la stagione seguente.
Il 2008 non inizia bene per Vettel, con 4 ritiri su 5 gare; poi, però, arriva 5° a Monaco (partendo in ultima fila) ed 8° a Montreal, portando a casa i primi punti dell’anno. Intanto, alla vigilia del GP di Germania, la Red Bull annuncia il suo ingaggio per la stagione 2009, in seguito al ritiro di Coulthard. La seconda metà di campionato è splendida per il giovane tedesco: giunge a punti in 7 gare su 9, con l’apice nel GP d’Italia, dove conquista la pole e domina la gara dall’inizio alla fine, diventando il più giovane vincitore nella storia della Formula 1, a 21 anni e 73 giorni. Chiude la stagione in ottava posizione, con 35 punti.
2009-2013: l’era Red Bull
2009: la prima stagione al team di Mateschitz comincia con l’incidente con Kubica a Melbourne, a 3 giri dalla fine, mentre era 2°; incidente che gli costa 10 posizioni di penalità in griglia in Malesia. Vettel si rifà in Cina, dove regala la prima pole della storia alla Red Bull e la prima vittoria in gara, sotto la pioggia, con tanto di doppietta, grazie al 2° posto di Webber. In Bahrain, Vettel chiude 2°; segue un 4° a Barcellona e il primo ritiro a Monaco, dopo aver picchiato contro le barriere. In Turchia Vettel ottiene la pole, ma un errore nel primo giro e il conseguente cambio di strategia, lo relegano al 3° posto. Il GP di Gran Bretagna segna il primo “hat-trick” della carriera di Vettel, mentre, nel GP di casa, chiude 2° dietro a Webber. Seguono due ritiri: a Budapest, per il cedimento di una sospensione, e a Valencia, per la rottura del motore. Torna sul podio a Spa; a Monza, la Red Bull è in difficoltà e deve accontentarsi dell’ottavo posto finale. A Singapore chiude 4° (causa un “drive-through“); a Suzuka domina qualifiche e gara mantenendo aperto il Mondiale, che si chiude nella gara successiva, il GP del Brasile, dove giunge 4° (partito 16.esimo) e Button vince il Titolo. Nell’ultima gara, sulla nuova pista di Abu Dhabi, Vettel vince e si laurea Vicecampione, con 84 punti.
2011: dominio assoluto e bis iridato
Vettel e la Red Bull sono i grandi favoriti e il tedesco fa di tutto per rispettare i pronostici. L’inizio è devastante, con Sebastian che vince 5 gare su 6 (Australia, Malesia, Turchia, Spagna e Monaco), con un 2° posto in Cina, dietro Hamilton. In Canada domina un GP pazzo e spettacolare, ma, nel corso dell’ultimo giro, arriva lungo ad una curva, facendosi beffare da Button. Dopo il successo di Valencia, nel GP d’Europa, Vettel ha già 77 punti di vantaggio su Webber e Button. Seguono due piazze d’onore (Gran Bretagna ed Ungheria), inframmezzate del 4° posto del GP di Germania. Quindi, il trio di successi decisivo in ottica Mondiale (Spa, Monza e Singapore), che lo porta a bissare il titolo 2010 in Giappone, dove chiude 3° dietro Button e Alonso. A titolo già acquisito, Vettel centra altre due vittorie consecutive (Corea ed India), prima del suo unico ritiro nel GP degli Emirati e del 2° posto di Interlagos, dove lascia la vittoria a Webber. Chiude una stagione trionfale con 392 punti, 11 vittorie, 15 pole position e 17 podi.
Il 22 febbraio porta al debutto la nuova SH016 , nella prima sessione di test invernali pre-stagionali. NelGp d’Australia bissa il risultato dell’anno precedente arrivando 3º, dopo aver condotto la gara fino al secondo pit stop. In Bahrain a causa di un problema tecnico al motore avuto durante il giro di formazione, è costretto al ritiro. In Cina nonostante un contatto in partenza con il compagno di squadra Kimi Raikkonen e una lunga e pericolosa rimonta riesce ad arrivare secondo, preceduto dal connazionale Nico Rosberg. In Russia fa segnare il secondo tempo in qualifica, ma parte settimo causa la penalità per la sostituzione del cambio. Al via, viene urtato due volte da daniil kvat, ritirandosi dopo poche centinaia di metri. Nel Gran Prix de Spain segna solo il sesto tempo in qualifica, ma in gara conquista la 3ª posizione dopo una gran lotta con D. Ricciardo, che forando una gomma a due giri dal termine, arriverà alle sue spalle, in quarta posizione. Nel successivo Gran Premio di Monaco si piazza 4º in qualifica, dietro alle due Mercedes e alla Red Bull che sembrano adattarsi meglio alle caratteristiche del circuito. Il giorno successivo, in una gara disputata prevalentemente sul bagnato, i piloti partono dietro la safety car, che rimane in pista per i primi dieci giri.
Due settimane dopo, al Gran Premio di Francia, la Ferrari porta delle modifiche al turbocompressore e all’ala posteriore, che permettono alla vettura di sfruttare le alte velocità raggiungibili nel circuito. Queste evoluzioni avvicinano notevolmente Sebastian agli avversari della Mercedes, riuscendo a conquistare un terzo posto in qualifica, proprio a pochi decimi dai piloti della scuderia di Stoccarda. La domenica Vettel si rende protagonista di un’ottima partenza, che lo porta immediatamente in prima posizione, davanti a Lewis Hamilton e Nico Rosberg. La vettura si mostra molto competitiva nelle mani del pilota tedesco, ma la strategia a due soste avallata dal muretto Ferrari, sfruttando il rallentamento in pista provocato da una virtual safety car, non basta per mantenere la prima posizione. Infatti Lewis Hamilton vince la corsa, riuscendo a sfruttare una strategia ad una sosta ed amministrando con successo i suoi copertoni fino alla fine, con il ferrarista costretto ad accontentarsi del secondo posto finale, non riuscendo a colmare il divario che lo separava dal suo avversario, proprio a causa dell’eccessivo consumo delle sue gomme.
Nel Gran Premio d’Europa , dopo essere scattato dalla terza piazza, chiude secondo alle spalle del connazionale Nico Rosberg, consolidando la terza piazza nel mondiale. Nel Gran Premio d’Austria, dopo essere stato penalizzato di 5 posizioni sulla griglia di partenza, partendo quindi dalla nona casella, con una strategia conservativa riesce presto a risalire nelle prime posizioni, ma nel corso del ventisettesimo giro, mentre è in testa (davanti a Nico Rosberg) non avendo ancora effettuato la sosta al contrario dei suoi rivali, la gomma posteriore destra scoppia, costringendolo al ritiro. In Gran Bretagna, dopo aver segnato il sesto posto in qualifica, viene retrocesso in undicesima posizione per aver sostituito il cambio. In gara la Ferrari non brilla, né con lui né con il compagno di squadra Kimi Raikkonen (che chiude quinto) e il pilota tedesco è costretto ad accontentarsi della nona posizione. In Ungheria ottiene il quarto posto, non riuscendo a sopravanzare Daniel Ricciardo nel finale. Nel Gran Premio di germania , la Ferrari non è competitiva e il tedesco deve accontentarsi della quinta posizione.
Nel Gran Premio del Messico, in gara arriva terzo, ma nel dopo gara gli vengono inflitti dieci secondi di penalità facendolo retrocedere al quinto posto.
2017
La stagione di dell’anno 2017, inizia in modo ottimale per Sebastian e la sua Ferrari, il quale conquista la sua quarta vittoria con la scuderia di Maranello nel Gran Premio di Melbourne, imponendosi sul duo della Mercedes, composto da Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, rispettivamente secondo e terzo. Nel Gran Premio di Shanghai chiude secondo dietro ad Hamilton. Nel Gran Premio del Bahrein, il tedesco, partito dalla terza posizione, passa in partenza Lewis Hamilton, ponendosi alle spalle di Valtteri Bottas. Balzato in testa al termine della girandola del cambio gomme, riesce a resistere dopo il restart all’attacco del finlandese; dopo quest’episodio, Vettel allunga e sul traguardo precede la coppia Mercedes. Nelle qualifiche del Gran Premio della Russia ottiene la prima pole stagionale con la Ferrari che mancava dal Gran Premio di Singapore 201 In partenza Valtteri Bottas brucia entrambe le Ferrari, conquistando la prima vittoria in carriera. Vettel chiude secondo, staccato di soli 6 decimi. In Spagna, dopo la seconda posizione in qualifica, supera al via Lewis Hamilton, che però lo supera nuovamente al giro 44, chiude secondo. Nel Gran Premio di Monaco il tedesco si prende la prima fila accanto al compagno di squadra Kimi Raikkonen, che non era in pole dal Gran Premio di Francia 2008. In gara Vettel che si prende il primo posto dopo il pit stop al 34º giro e lo mantiene fino alla fine, con il finlandese secondo. La doppietta alla Ferrari mancava dal Gran Premio di Germania 2010. Vettel e la Ferrari allungano nelle rispettive classifiche iridate su Hamilton e sulla Mercedes.
Nel Gran Premio del Canada, qualificato secondo, Vettel arriva quarto dopo una rimonta dall’ultima posizione per un contatto alla partenza con la Red Bull di Max Verstappen. Nel Gran Premio d’Azerbaigian si qualifica quarto. Alla fine del regime di safety car, mentre era secondo, tampona il leader della gara Lewis Hamilton, reo di aver rallentato improvvisamente. Il ferrarista verrà penalizzato di uno stop and go di 10 secondi, ma riuscirà a chiudere quarto davanti al rivale inglese. A seguito dell’incidente provocato Vettel sarà convocato al tribunale della FIA il 3 luglio per stabilire eventuali penalità aggiuntive oltre a quella inflitta in gara. Nel Gran Premio d’Austria torna sul podio dopo due gare, giungendo secondo alle spalle di Valtteri Bottas. In Gran Bretagna, partito terzo, perde subito la possibilità di lottare per la vittoria rimanendo bloccato dietro a Max Verstappen che l’aveva superato in partenza. Superato l’olandese grazie al pit-stop, Vettel non riesce a resistere al ritorno di Valtteri Bottas. Nelle ultime tornate entrambe le Ferrari forano la gomma anteriore sinistra: il tedesco chiude settimo, con Hamilton che si porta a un solo punto in classifica iridata. In Ungheria ottiene la seconda pole stagionale. In gara, nonostante i problemi allo sterzo, riesce a condurre fino alla fine, conquistando la quarta vittoria in stagione, allungando a 14 punti su Lewis Hamilton in campionato.
Nel Gran Premio del Belgio conclude al secondo posto, dietro Lewis Hamilton, dopo aver fatto segnare anche il giro più veloce in gara. Nel Gp d’ Italia giunge terzo dopo un fine settimana difficilissimo. Approfittando della vittoria di tappa, Hamilton balza in testa al campionato con 238 punti, contro i 235 del tedesco. A Singapore nonostante i problemi alla Ferrari nelle prove libere, riesce, nelle qualifiche a conquistare la terza pole stagionale, con Hamilton che parte solo quinto. Alla partenza della gara è però protagonista di un incidente con il compagno di squadra Kimi Raikkonen e Max Verstappen, in cui tutti e tre sono costretti al ritiro. Con la vittoria del rivale Hamilton, Vettel ha 28 punti di svantaggio dal britannico. Nelle qualifiche del Gran Premio di Malaysia a causa dei problemi alla macchina, Vettel parte ultimo, con il rivale Hamilton che invece parte in pole position. In gara è stato protagonista di una grande rimonta: grazie al pit stop il tedesco sorpassa Bottas per la quarta posizione, nei giri successivi Vettel batte il record della pista che apparteneva a Juan Pablo Montoya fatto segnare nell’edizione 2004. Verso il 45º giro il tedesco si avvicina a Daniel Ricciardo per il podio, ma l’australiano riesce a difendersi dagli attacchi del pilota del Cavallino Rampante. Dopo aver tagliato il traguardo, Vettel è stato protagonista di un contatto con Lance Stroll, riuscendo comunque a mantenere il quarto posto.
In Giappone il tedesco scatta dalla seconda posizione in griglia (grazie anche alla penalizzazione di Bottas), ma è costretto al ritiro dopo pochi giri per problemi tecnici, perdendo così altri punti nei confronti del leader del mondiale Hamilton, che vince partendo dalla pole position. Negli USA scattato dalla seconda casella, in partenza sorpassa Lewis Hamilton e si mette in prima posizione e la mantiene fino al giro 6 quando il britannico si riprende la testa della gara. Dopo il secondo pit stop Vettel si ritrova quarto, ma grazie a una buona strategia della Ferrari, negli ultimi giri sorpassa Valtteri Bottas e il compagno di squadra Kimi Raikkonen e chiude la gara in seconda posizione alle spalle di Hamilton. In Mexico, conquista la quarta pole position della stagione, precedendo Max verstappen e L.Hamilton. In partenza è protagonista di un contatto con Verstappen e Hamilton, che causa la rottura dell’ala anteriore della sua Ferrari e la foratura della ruota posteriore destra del britannico. Entrambi sono costretti ad una sosta ai box, mentre Verstappen procede in prima posizione, che mantiene fino alla fine vincendo la gara. Vettel rimonta fino in quarta posizione facendo anche segnare il giro veloce, mentre Hamilton termina in nona posizione vincendo il titolo mondiale.
In Brasile, partito dalla seconda posizione, riesce a sopravanzare Valtteri Bottas alla partenza e prende la testa del Gran Premio, che mantiene fino al traguardo (se non per alcuni giri in cui la cede ad Hamilton, che non aveva ancora effettuato la sosta), ottenendo la quinta vittoria stagionale, incrementando a 22 punti il vantaggio sullo stesso Bottas nella lotta per la seconda posizione nella classifica piloti. Ad Abu Dhabi chiude terzo, mai in lotta per la vittoria. Chiude la stagione al secondo posto con 317 punti, con 5 vittorie, 4 pole position e 13 podi.
2018
La stagione 2018 inizia positivamente per Vettel: nella gara inaugurale in Australia si qualifica terzo alle spalle di Lewis Hamilton e del compagno di squadra Kimi Raikkonen. In partenza i primi tre mantengono le rispettive posizioni, ma al giro 26, mentre Hamilton e Raikkonen avevano già effettuato il loro cambio gomme, sfruttando il regime di virtual safety car, Vettel effettua il pit stop e rientra di poco davanti al britannico. Dopo l’uscita della safety car riesce a mantenere la posizione e negli ultimi giri, complice i problemi accusati da Hamilton, amministra la gara fino al traguardo. Al Gran Premio del Bahrein della stagione Vettel ottiene la pole position davanti al compagno di squadra Raikkonen. In gara mantiene la testa dopo la partenza ed effettua l’unica sosta montando gomma morbida al giro 19, gestendola per le restanti tornate di gara e resistendo negli ultimi giri al ritorno di Valtteri Bottas: è la sua seconda vittoria consecutiva nel campionato e la decima con la Ferrari. Conquista la pole position pure nel Gran Premio di Cina, ancora davanti a Kimi Räikkönen, stavolta per 87 millesimi. In partenza mantiene la prima posizione, ma dopo il pit stop scende al secondo posto, scavalcato da Valtteri Bottas, che aveva effettuato la sosta un giro prima del ferrarista. Dopo la safety car, è da Daniel Ricciardo e viene speronato da Max Verstappen durante un tentativo di attacco. Vettel prosegue con la monoposto danneggiata, chiudendo ottavo.
A Baku conquista la terza pole consecutiva: in gara mantiene la prima posizione fino alla sosta; in testa va così Valtteri Bottas e dopo l’incidente tra Daniel Ricciardo e Max Verstappen entra in pista la Safety Car, e così Bottas guadagna la prima posizione. Alla ripartenza, il tedesco, insidiato da Hamilton, cerca di superare il finlandese, ma va lungo e perde posizioni sul campione del mondo in carica, Raikkonen e Sergio Pérez. Finirà quarto, cedendo la testa del mondiale a Lewis Hamilton. Nel Gran Premio di Spagna si qualifica terzo dietro le due Mercedes. In partenza supera Valtteri Bottas e si pone dietro Hamilton. Durante il periodo di Safety Car, quando era al secondo posto, va ai box per effettuare la sua seconda sosta, ma la lentezza del pit stop lo relega dietro a Max Verstappen. Il tedesco non riesce a impensierire l’alfiere Red Bull e chiude così al quarto posto. Hamilton, vincitore della gara, allunga a 17 punti in classifica iridata. Nel GP successivo si qualifica secondo dietro Daniel Ricciardo e termina la gara nella stessa posizione. Nel Gran Premio del Canada conquista la quarta pole position stagionale ottenendo anche il record del circuito. In gara è autore di una prestazione eccellente e vince la cinquantesima gara in Formula 1, percorrendo in testa tutti i giri della corsa. Inoltre, riporta la Ferrari alla vittoria in Canada dopo 14 anni di astinenza. L’ultimo a riuscirci prima di lui era stato Michael Schumacher. In Francia si qualifica in terza posizione. In gara è autore di un incidente con Valtteri Bottas al via. Costretto a una sosta per sostituire il muso della sua Ferrari, il tedesco è costretto a una rimonta che dal quindicesimo posto lo porta fino al quinto. Il rivale della Mercedes Lewis Hamilton invece, autore della pole position, vince il Gran Premio portandosi in testa al Campionato con 14 punti di vantaggio su Vettel. Nelle qualifiche del Gran Premio d’Austria ottiene il terzo tempo, ma viene penalizzato di tre posizioni sulla griglia per aver rallentato Carlos Sainz Jr. in Q2, perdendo anche un punto dalla Superlicenza e venendo arretrato in sesta posizione – In gara è autore di una rimonta arrivando terzo dietro a Verstappen e Räikkönen. Inoltre, complice il ritiro dei due piloti della Mercedes, torna in testa al Mondiale Piloti con un punto di vantaggio su HamiltonA Silverstone, la settimana seguente, il pilota Ferrari conquista la seconda piazza in qualifica, cedendo la pole a Lewis Hamilton per 44 millesimi, davanti al compagno di scuderia Kimi Räikkönen. In gara, grazie ad un ottimo spunto in partenza, riesce a prendere la testa della gara. Mantiene la prima posizione finché, in regime di Safety Car, effettua la seconda sosta del gran premio, cedendo dunque la leadership a Bottas, che non si ferma. Nel finale di gara, sopravanza il finlandese e festeggia la 51esima vittoria in carriera, eguagliando così il numero delle vittorie di Alain Prost. Dietro di lui arrivano Hamilton e Raikkonen. Il successo consente a Vettel di consolidare il primo posto nel mondiale, con 8 punti di vantaggio sul rivale inglese. In Germania parte dalla pole, ma al 52º giro, mentre era in testa, esce di pista a causa delle difficili condizioni meteorologiche, ed è costretto al ritiro. La gara è vinta da Hamilton che partiva 14º, il quale torna primo in classifica.
Due settimane dopo, a Budapest, il tedesco, dopo essere partito dalla quarta posizione, chiude secondo, alle spalle di Lewis Hamilton, che allunga il suo vantaggio a 24 punti. Dopo la pausa estiva, nel Gran Premio del Belgio, Vettel si qualifica secondo in una sessione caratterizzata dalla pioggia, e riesce a vincere la gara dopo aver superato Hamilton durante il primo giro del gran premio. Avendo ottenuto il tredicesimo successo in Ferrari, eguaglia le vittorie di Alberto Ascari con la scuderia di Maranello e riduce il distacco dalla vetta della classifica. Al Gran Premio di casa della Ferrari, a Monza, viene battuto dal compagno di squadra Räikkönen in qualifica. Il tedesco parte così secondo, davanti a Lewis Hamilton. Durante il primo giro della gara resta coinvolto in un contatto con Hamilton alla seconda variante, ed è costretto ad una rimonta dal fondo dello schieramento. Dopo una serie di sorpassi termina la gara in quarta posizione, perdendo punti in campionato nei confronti di Hamilton.
Al Gran Premio di Singapore il tedesco compie un paio di errori nell’ultimo giro di qualifica e non riesce a fare meglio del terzo posto, battuto da Lewis Hamilton e Max Verstappen. In gara Vettel conferma la terza posizione, vedendo quindi incrementare ulteriormente il distacco in classifica dal rivale.
Nemmeno nelle gare successive la situazione migliora. Nel Gran Premio di Russia si qualifica e termina terzo, mentre Hamilton vince ancora. A Suzuka si qualifica solo ottavo in una sessione di qualifica disturbata dalla pioggia. In gara Vettel comincia bene rimontando subito fino al quarto posto, ma all’ottavo giro tenta il sorpasso su Max Verstappen alla Spoon e finisce in testacoda. Riesce a risalire dall’ultimo al sesto posto. Hamilton, ormai vincitore per quattro volte consecutive, incrementa il suo vantaggio a 67 punti, rendendo la conquista del mondiale da parte di Vettel e della Ferrari sempre più difficili. Nel Gran Premio degli Stati Uniti si qualifica secondo, ma viene penalizzato di tre posizioni per non aver aver rallentato a sufficienza in regime di bandiera rossa, durante le prove libere. In gara, Vettel ha un contatto con Daniel Ricciardo durante il primo giro, finendo in testacoda. Riesce a rimontare dal fondo dello schieramento fino al quarto posto. Una settimana dopo in Messico, si qualifica quarto, dietro le Red Bull e Lewis Hamilton. In gara chiude al secondo posto dietro al vincitore Max Verstappen, ma non basta per tenere aperta la lotta mondiale: Hamilton si laurea campione del mondo per la quinta volta in carriera terminando al quarto posto. Vettel conquista matematicamente il secondo posto nella classifica piloti. Ottiene un sesto e secondo posto in Brasile e Abu Dhabi.
2019
La nuova monoposto viene presentata il 15 febbraio 2019,assieme a Charles Leclerc come nuovo compagno di squadra, arrivato al posto di Kimi Raikkonen che lo sostituisce alla neonata Alfa Romeo Racing.Sebastian scende in pista per la prima giornata di test pre-stagionali sul Circuito di Barcellona, il 18 febbraio, in cui il tedesco fa registrare il miglior tempo.
La stagione non inizia bene per Vettel, che non sembra poter competere con le Mercedes. In Australia si qualifica terzo e in gara termina quarto dopo aver battagliato con Max Verstappen. In Bahrein la SF90 si dimostra le più competitiva e Vettel si qualifica secondo alle spalle del compagno di squadra Charles Leclerc. In gara, dopo aver sorpassato Leclerc in partenza viene nuovamente sorpassato dallo stesso qualche giro dopo. Durante la gara è autore di una battaglia con Lewis Hamilton, che lo porta a perdere il controllo della vettura e a finire in testacoda. Dopo la sostituzione dell’alettone danneggiato termina quinto. In Cina, Vettel si qualifica terzo ma viene superato in partenza dal compagno di squadra. Dopo alcuni giri Sebastian supera Charles grazie ad un ordine di scuderia, e alla fine della gara termina terzo, conquistando il primo podio della stagione. Nel Gran Premio d’Azerbaigian, in qualifica Sebastian non riesce a fare meglio del terzo posto, conservandolo fino al termine della gara. In Spagna, partito terzo, compromette la sua gara con un bloccaggio alla prima curva, finendo quarto. A Monaco, partendo dalla quarta posizione, chiude secondo a seguito dell’incidente tra Verstappen e Bottas avvenuto nella pit lane.
Conquista la pole position nel circuito di Montréal, ma durante la gara gli viene assegnata una penalità per un rientro in pista considerato pericoloso, e tale penalità gli costerà la vittoria. La decisione dei commissari genera numerose polemiche. Dopo aver terminato quinto in Francia e quarto in Austria, a Silverstone parte sesto e arriva sedicesimo dopo aver tamponato Max Verstappen durante una battaglia per la terza posizione. A causa di ciò gli viene anche inflitta una penalità di 10 secondi.
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