Caiazzo. Incendio nei pressi della ferrovia, centro ‘intossicato’ dal fumo acre: ma l’accesso dove sta?
Molti caiatini si sono preoccupati nel pomeriggio di martedì
23 luglio, quando un fumo acre e intenso proveniente dalla strada ha reso difficile la respirazione in molte abitazioni dove i residenti cercavano di fronteggiare l’afa assillante tenendo aperti balconi e finestre, mentre la cenere prodotta dalla combustione ricopriva un po’ tutto.
Disagi che si sono protratti per qualche ora prima che se ne conoscesse la causa, determinata appunto da un incendio di sterpaglia nell’area contigua alla stazione ferroviaria, per domare il quale si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco.
L’occasione ha determinato polemiche anche per le difficoltà di raggiungere la zona, considerata la pietosa situazione in cui versa la via “Marzio Mirto” – con imbocco sovrastante l’ufficio postale – ex UMA, decisamente inaccessibile, benché comunale (foto qui sopra, vedi tabella) – e soprattutto la perdurante inesistenza dell’uscita (o accesso di emergenza) attraverso l’ex palazzo Acerra (foto qui accanto), dove, secondo quanto pubblicamente dichiarato più volte dal sindaco pro tempore, pare che alcuni abusi edilizi sarebbero stati tollerati proprio in virtù del corrispettivo beneficio concesso “in cambio” dal costruttore, essenziale per poter finalmente sfruttare un grosso parcheggio comunale ubicato nell’area contigua a quella dell’incendio, serissimo frangente – basato su parola di sindaco – del quale tutti sembrano essersi dimenticati: agenti di Forza Pubblica compresi?
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