Assegni clonati e processi per 11 persone
FRIGNANO – A Torino, una banca clona gli assegni e incassa il denaro. Le fasi principali della “magia” sono tre. Le presunte truffe ammonterebbero a circa 71 nel capoluogo piemontese. L’investigativa è divisa in due squadre: una seguirà direttamente eseguita dalla procura torinese, l’altra da quella napoletana. Il pm Antonello Ardituro sta trattano 11 posizioni. Ardituro ha notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari e valuterà, nei prossimi giorni, la possibilità di presentare o meno la richiesta di rinvio a giudizio. Si tratta di Giuseppe Manna (56enne), Ciro Carrino (56enne), Angelo Santoro (32enne), Marco Ostroschi (24enne), Ciro Papi (22enne), Pietro Angelo Villano (52enne), Luigi Adrian Lanzetti (24enne), Marco Petruzzi (35enne), Christian Muscio (28enne), Carlo Rocco Misserianni (54enne) e Giuseppe Simonelli (55enne).
Ad assistere i citati sarà il collegio difensivo composto dagli avvocati: Alessandro Melano, Umberto Costanzo, Nello Sgambato, Carlo Fabozzo, Maurizio Anselmi, Antonio Feti, Cristina Botto, Irene Russo e Paola Gallina.
Dieci persone vengono contestate per l’associazione a delinquere volta alla truffa ai danni degli istituti bancari. Stando alle ricostruzioni Manna, Carrino, Simonelli e Santoro sarebbero i promotori dell’idea criminale; Papi e Ostroschi i co-organizzatori i quali avevano il compito di reclutare le persone che avrebbero negoziato gli assegni. Secondo gli inquirenti, i due si occupavano anche di accompagnare gli “associati” negli istituti di credito per aprire conti correnti volti alla realizzazione della truffa. I restanti avevano il compito di fare da tramite tra Napoli e Torino. La procura ritiene che queste truffe sono avvenute tra il 2015 e il 2015 per un importo singolo di assegno dai 300 ai 4000 euro.
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