Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta
AttualitàTempo libero, sport, cultura, fede, salute, curiosità, eccetera.

Morte affrontata con ‘nonchalance’ nell’ultimo libro ‘peruviano’ di Giovanni Casaura

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

È in corso di stampa “Il presagio della morte”, saggio di Giovanni Casaura, scrittore, poeta, drammaturgo e saggista, su Javier Heraud, un poeta peruviano ucciso nel 1963 a soli 21 anni dai militari del governo golpista del Perù.

L’autore invita i lettori “ad accostarsi alla poesia di Javier Heraud con animo sgombro da pregiudizi ideologici o da chiusure di qualsivoglia tipo” per evitare di giudicare il poeta in base alle proprie idee politiche.

Bisogna invece avvicinarsi alla produzione poetica di un autore e in special modo a quella di Heraud con animo libero per cogliere l’intimo legame che il poeta ha con la natura e apprezzare la sua grande umanità e il suo amore disinteressato per gli ultimi, per coloro che non hanno voce.

Nella produzione di questo giovane uomo il lettore troverà anche i suoi profondi affetti familiari e il sogno di una patria madre e non matrigna. Sul piano strettamente stilistico potrà godere di una nuova, modernissima musicalità e di una versificazione che rompe le regole della metrica tradizionale e getta le basi per una poesia rinnovata.

Qualcuno potrebbe chiedersi il motivo di un titolo così funebre. Se si legge con attenzione la biografia del poeta ci si accorgerà che quella stupenda lettera che scrive alla madre poco prima che fosse assassinato è un presagio di morte.

Cara mamma, non so quando potrai leggere questa lettera. Se la leggerai vuol dire che qualcosa è successo nella Sierra e che ormai non potrò salutarti e abbracciarti come sempre…”.

Qui siamo già, in un certo senso, all’epilogo di una vita breve, ma intensa e soprattutto ricca di valori e di sentimenti profondi.

Già precedentemente, però, Javier Heraud aveva parlato di morte in modo metaforico o in modo diretto.

Si pensi a quella straordinaria lirica El rio, in particolare al momento in cui il fiume-Heraud dopo una corsa ora violenta ora placida arriva a sciogliere le sue acque cristalline nelle acque torbide dell’oceano e non potrà più vedere la natura e gli uomini incontrati sul suo cammino.

Si pensi alla poesia Elegia in cui il poeta afferma che non ha paura della morte e non ride di essa. Quando arriverà sarà lui ad accompagnarla come si fa con un amico.

In tutte le liriche in modo più o meno accentuato c’è il connubio vita-morte. Nella lirica Arte poètica il poeta arriva alla conclusione che la poesia, la più sublime delle arti, contiene vita e morte, anzi è essa stessa vita e morte.

Un altro τόπος della poesia di Heraud è la casa, che vuol dire anche famiglia, nido e porto sicuro.

Quando la sua viene abbattuta, probabilmente vittima della speculazione edilizia, il poeta avverte un dolore acutissimo e un vuoto nell’animo che viene lacerato con essa.

Javier la accarezza con i suoi versi, la tratteggia con particolari che sembrano essere descrittivi, ma che in realtà sono espressione del suo amore per ciò che rappresenta.

L’immagine del melo che piange un tempo felice che mai più tornerà sottolinea il dolore del poeta, il suo rimpianto di un mondo definitivamente perduto.

Ci sono altri temi significativi nella poesia di Javier Heraud, come ad esempio l’amicizia, la gioia di una vita semplice, ma ricca di sensazioni, di sentimenti profondi, di amore vivo e forte, di sete di giustizia e di libertà. Su tutti però prevale il binomio Vita-Morte che si insinua ovunque, ma che non porta dolore o paura, pianto o disperazione.

Questi due stati convivono insieme perché la vita è un viaggio verso la morte e la morte è silenziosa compagna della vita e l’una e l’altra si fanno compagnia e si sorreggono nel cammino.

Giovanni Casaura chiarisce, sulla scorta di quanto dice il poeta, che ciò che dobbiamo fare è seguire ciò che il cuore ci detta. L’autore del saggio ci invita a riflettere.

Se come dice Eraclito πάντα ῥεῖ , a che serve correre, correre verso ciò che comunque scomparirà prima o poi? Meglio ascoltare il cuore e farsi guidare verso ciò che veramente è importante, cioè provare sensazioni, sentire il fuoco dei sentimenti, avere la voce e la libertà di parlare, di scrivere, di comunicare ciò che si prova, di dialogare con gli altri…”.

Nella poesia del poeta peruviano si alternano e spesso si fondono fervore e solitudine, vittoria e naufragio dell’essere, quiete e furia devastatrice, incanto dinanzi alla bellezza della natura e paura per le sue travolgenti distruzioni, desiderio di riposo e impegno attivo, ritorno all’innocenza dell’infanzia e consapevolezza della necessità dell’impegno. Su tutto domina il cuore.

Casaura coglie questo concetto che in Heraud è espresso in immagini poetiche che colpiscono il nostro animo.

“Il cuore, quindi, è vita piena, è poesia vera, è musica, è gioia e dolore, è unico e indivisibile. Il cuore è sempre fedele, non tradisce mai, è sempre con noi e in noi e nessuno e niente ce lo possono togliere o soffocare”.

La poesia di Javier Heraud è tutto questo e altro ancora che i lettori scopriranno poco a poco assieme all’autore de Il presagio della morte che coglie in modo profondo l’essenza più alta della produzione di questo giovane e grandissimo poeta.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

Teleradio News

tel. (+39) 0823 862832; 333 148 1414 - 393 2714042 - 334 539 2935; mail to: info@tr-news.it - info@teleradio-news.it - http://teleradionews.info - web: www.tr-news.it - htps://www.teleradio-news.it e vari siti web collegati