Via libera al concorso per il reclutamento di 2050 dirigenti scolastici che era stato annullato dal Tar del Lazio lo scorso 3 luglio.
Il Consiglio di Stato ha infatti accolto il ricorso del Miur, permettendo al concorso di riprendere da dove si era interrotto.
Il Tribunale amministrativo del Lazio aveva deciso di sospenderlo -quando ormai si era arrivati alla fase dei colloqui orali- perché tre componenti della Commissione esaminatrice erano stati ritenuti “incompatibili”.
“Preminente l’interesse pubblico”
Ora la VI Sezione del Consiglio di Stato ha invece deciso di accogliere, con due ordinanze gemelle, l’appello cautelare del Ministero dell’Istruzione, sospendendo, in attesa del merito, la sentenza del Tar.
Nelle ordinanze della VI Sezione si legge: “A prescindere dal merito delle questioni devolute in appello e da ogni valutazione sull’effettiva portata invalidante dei vizi dedotti (segnatamente dei vizi riscontrati dal primo giudice) … deve ritenersi preminente l’interesse pubblico alla tempestiva conclusione della procedura concorsuale, anche tenuto conto della tempistica prevista per la procedura di immissione in ruolo dei candidati vincitori e per l’affidamento degli incarichi di dirigenza scolastica con decorrenza dal 1° settembre 2019“.
Le ordinanze consentono così al Miur di condurre la prova orale e completare il reclutamento.
L’udienza pubblica per la decisione definitiva è già fissata al 17 ottobre 2019.
Bussetti: “Procederemo senza indugio con le assunzioni”
“Bene la sospensiva del Consiglio di Stato. Procederemo ora senza indugio con la pubblicazione della graduatoria e le assunzioni”, ha commentato il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.
“So quanto hanno studiato i vincitori. Ci sono passato: ho fatto anche io questo concorso anni fa. La scuola italiana non può aspettare, ha bisogno di nuovi dirigenti scolastici per guidare i nostri istituti e superare il fenomeno dannoso delle reggenze. Glieli daremo“.
Al concorso hanno partecipato 15000 persone, 9600 hanno superato le prove pre-selettive, 3800 gli scritti. Ora mancano solamente le prove orali.
Sul tutto, come premesso, pende ancora la “spada di Damocle” in attesa del giudizio di merito al TAR, fissato per il 17 ottobre, ma intanto i dirigenti saranno assunti con la massima celerità e immessi in servizio dal primo settembre.