Presidi, concorso sospeso: Marotta contro il Ministero, giovedì decide il Consiglio di Stato
Sembra di rileggere la biblica storia di Davide contro Golia, stavolta nelle inusitate vesti del giovane quanto brillante avvocato casertano Pasquale Marotta che, con altri due colleghi, tiene testa al ferratissimo collegio dell’Avvocatura dello Stato, inducendo il Consiglio di Stato a “prendere tempo” prima di pronunciarsi definitivamente sulla delicatissima vicenda del concorso per dirigenti scolastici sospeso dal TAR Lazio accogliendo gli arguti rilievi proposti dai nostrani “Davide” nell’interesse di alcuni candidati che non erano stati ammessi alla seconda prova.
Spicca fra le eccezioni sollevate dai ricorrenti quella inerente la contestata incompatibilità di alcuni componenti la commissione esaminatrice che avevano svolto anche corsi di preparazione al medesimo concorso e segnatamente l’incompatibilità di un commissario che ricopriva anche la carica di sindaco di un Comune italiano, da cui sembra indiscutibile il riferimento al sindaco di Alvignano, Angelo Marcucci, ex provveditore scolastico, al quale pare sia stata contestata anche la presenza contemporanea alle commissioni concorsuali e a una seduta della sua giunta comunale.
Considerata l’urgenza e la delicatezza stessa della situazione, nonché le molteplici -anche contrapposte- ingerenze politiche, la trattazione della delicatissima querelle era stata fissata con tutta urgenza per la mattinata di mercoledì 10 giugno innanzi al Presidente della Sesta sezione del Consiglio di Stato, per valutare la richiesta del MIUR (acronimo di “Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”) di sospendere gli effetti della sentenza con cui, accogliendo il citato ricorso, il TAR del Lazio aveva annullato le correzioni della prova scritta del concorso a dirigente scolastico.
Dopo ampia e animata discussione però considerata la delicatezza e la rilevanza stessa della questione, il presidente ha deciso di demandare al collegio la decisione, fissando per l’indomani, giovedì 11 luglio, l’udienza collegiale.
Presente per il MIUR il collegio dell’Avvocatura Generale dello Stato e per i ricorrenti gli avvocati Pasquale Marotta, Guido Marone e Massimo Vernola.
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