PSC, l’incontro con il professor Andrea Ballabio
di Tonia Ferraro
PORTICI (NA) – Nella consueta sede di Villa Fernandes il Portici Science Cafè lo scorso 11 giugno, eccezionalmente di martedì, ha concluso il V ciclo di incontri alla grande: la conversazione con il professor Andrea Ballabio.
L’incontro, quasi una cerimonia, è iniziato con la consegna dell’attestato di partecipazione all’ampio progetto Portici Science Cafè agli allievi della scuola secondaria di I grado dell’IC4 de Lauzieres di Portici. A ritirare il riconoscimento alcuni giovani studenti accompagnati dalle docenti Fiengo e Marrazzo.
A questo proposito, l’ingegner Vincenzo Bonadies, anima del PSC, ha sottolineato l’impegno verso la scuola. Quest’anno c’è un primo incontro con gli allievi del Liceo Scientifico F.Silvestri, per il prossimo ciclo è in programma la consegna di un riconoscimento in occasione della Notte dei Ricercatori. Ha poi ringraziato in particolare l’Amministrazione comunale, che concede la prestigiosa sede di Villa Fernandes per i consueti appuntamenti del mercoledì, e la tipografia Effegi che stampa gratuitamente le locandine degli eventi.
È quindi intervenuto il sindaco Vincenzo Cuomo che ha dichiarato: «Il professor Ballabio è l’esempio dell’assurdità degli stereotipi che penalizzano il Sud: è possibile realizzare progetti competitivi a livello internazionale, che permettono ai “cervelli in fuga” di tornare a casa e addirittura di attrarre ricercatori stranieri. Ringrazio il Portici Science Cafè per la qualità degli incontri e per le personalità che porta nella nostra Città, proprio in questa Villa, bene confiscato alla criminalità organizzata. Per le future generazioni è simbolo di Legalità, Cultura e Progresso, che l’anno prossimo sarà oggetto di lavori di restauro e ammodernamento, per metterlo a disposizione delle associazioni di Portici.»
Ha poi concluso simpaticamente: «Faccio inoltre i complimenti al professor Ballabio: qualche volta l’ho visto giocare: devo dire che è un tennista niente male!»
Infine, il professor Ballabio ha iniziato con un filmato sulla bellissima realtà del TIGEM | Istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli, che ha sede nel Complesso dell’ex fabbrica Olivetti.
Andrea Ballabio, napoletano, è un medico specializzato in Pediatria, ricercatore, direttore del TIGEM, Professore ordinario di Genetica medica dell’Università di Napoli Federico II, nonché Visiting Professor al Baylor College of Medicine di Houston, USA. e all’Università di Oxford.
Al TIGEM, dirige e coordina da quando aveva solo 32 anni 15 gruppi di ricerca – circa 220 scienziati – che si occupano di genetica medica, ovvero lo studio del «… Dna, e come i cambiamenti di quella successione infinita di lettere che lo compongono, chiamati in gergo mutazioni, possono causare patologie oppure predisporre a esse. Circa 6-7mila malattie genetiche, definite rare, sono determinate da una mutazione di un singolo gene.»
Ballabio da piccolo è stato anche attore: ha interpretato una parte nello sceneggiato Melissa (1966) del regista da Daniele D’Anza.
Provetto sciatore, milita nel SAI Napoli, che nel 2017 e nel 2018 ha detenuto il Trofeo Italo Kühne. Altra sua passione è il tennis: a detta del sindaco Cuomo, esperto tennista, ha una ottima battuta.
Nel 2006 è stato tedoforo ai XX Giochi Olimpici invernali di Torino. E non disdegna neanche una veleggiata: amico dello skipper Francesco De Angelis nel 2007 è stato 18esimo uomo a bordo di Luna Rossa Challenge.
Andrea Ballabio ha fatto della passione la sua vita, passione che mette nel suo lavoro, nello sport, nella divulgazione, nell’impegno sociale. Infatti è spesso testimonial per Telethon.
Di lui ha colpito soprattuto la chiarezza con cui lo scienziato ha spiegato il suo complesso lavoro. LoSpeakersCorner, volendo rendere partecipi i lettori, ha incontrato il professor Ballabio.
Indispensabili o nocivi: qual è la funzione dei lisosomi?
Per fare un esempio semplice, possiamo paragonare i lisosomi a termovalorizzatori: questa è la funzione che hanno nella cellula. La cellula infatti ha una sua spazzatura da smaltire, ovvero tutte quelle sostanze che vengono utilizzate per vivere, crescere e moltiplicarsi, poi devono essere smaltite e riciclate. I lisosomi sono degli organelli, strutture presenti all’interno della cellula che hanno proprio la funzione di smaltire gli scarti. Se i lisosomi non funzionano o funzionano solo in parte, i rifiuti si accumulano nella cellula con gravi conseguenze. Alcune malattie degenerative, come l’Alzheimer, il morbo di Huntington e il Parkinson, spesso sono dovute a questo malfunzionamento.
I suoi studi potrebbero portare a trovare una cura per il cancro?
Nel cancro i lisosomi hanno una funzione un po’ diversa: agendo da termovalorizatore, smaltiscono i rifiuti e nello stesso tempo generano l’energia che serve alle cellule per crescere. Nel caso del cancro, dove le cellule crescono rapidamente, l’energia prodotta dai lisosomi, ne aiuta la moltiplicazione. Molti ricercatori stanno lavorando sui lisosomi, sia per sconfiggere le malattie neurovegetative sia per sconfiggere il cancro, ma in direzioni opposte.
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(Foto by Cesare Abbate, per gentile concessione)
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