Caiazzo. Terremoto giudiziario sulle Opere Pie Riunite: sospeso per tre mesi il sindaco Giaquinto
Attacco a testa bassa del gruppo consiliare di minoranzanei confronti del sindaco e degli amministratori delle Opere Pie, da lui stesso nominati, censurati dall’Anticorruzione per la delicata vicenda politico-giudiziaria che ha già “decapitato” il Consiglio di tale organismo sebbene i risvolti più seri, per qualcuno, potrebbero essere ancora “di là da venire”:
L’Autorità Nazionale Anticorruzione, presieduta dal magistrato Raffele Cantone, con delibera 450 dell’8 maggio 2019, ha annullato la nomina dell’avvocato Patrizia Merola e dell’architetto Marcello Mastroianni, rispettivamente presidente e vicepresidente del Consiglio di Amministrazione delle Opere Pie Riunite di Caiazzo e contestualmente ha sospeso per tre mesi il sindaco Stefano Giaquinto dal potere di conferire tutti gli incarichi di natura amministrativa di sua competenza.
Il provvedimento dell’ANAC trae origine da un esposto presentato già nel mese di settembre del 2018 dai consiglieri di opposizione i quali, a seguito delle nomine effettuate dal sindaco Giaquinto, avevano sollevato motivate eccezioni sulla inconferibilità ed incompatibilità dei consiglieri individuati quali membri del consiglio di amministrazione delle Opere Pie.
In particolare l’avvocato Patrizia Merola non poteva essere nominata in quanto già consigliere comunale nei due anni precedenti, mentre l’architetto Marcello Mastroianni diveniva incompatibile quando, sempre su nomina del sindaco, veniva individuato quale componente della commissione comunale antisismica.
Sebbene invitato dai consiglieri di opposizione a rivedere le nomine effettuate, il sindaco Giaquinto non ritornava sulle proprie posizioni.
Oggi il provvedimento dell’Anticorruzione che ha accolto totalmente le motivazioni sollevate dai consiglieri di opposizione i quali, al riguardo, dichiarano:
“Quello compiuto dal sindaco Stefano Giaquinto è un vero e proprio atto di incompetenza amministrativa visto che in primis lo stesso non poteva non sapere, data la lunga esperienza quale amministratore della Città, dei limiti disposti dalla legge circa i requisiti dei membri del consiglio di amministrazione delle Opere Pie Riunite; un atto ispirato alle vecchie logiche della politica, tesa ad avvantaggiare sempre la solita ristretta cerchia di amici.
In secondo luogo, e in maggior parte, rappresenta un atto di arroganza politica atteso che il gruppo di opposizione ha più volte sollevato la questione sulla quale oggi l’Anticorruzione si è definitivamente espressa, annullando le nomine e sospendendo il sindaco.
Quanto accaduto è un fatto gravissimo che non ha precedenti per la citta di Caiazzo.
Mai prima d’ora nessun sindaco avev subìto provvedimenti sospensivi!
La delibera, indirizzata alla segretaria comunale in qualità di funzionario dell’Anticorruzione presso il comune di Caiazzo, dovrà essere notificata ai diretti interessati.
Non si esclude che sulla vicenda, anche l’Autorità Giudiziaria, possa adottare provvedimenti.
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