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AttualitàDalla Campania

Figli di Portici famosi: il compositore padre Antonio Palatucci

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di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Antonio Palatucci è nato a Montella, in provincia di Avellino, il settembre 1883.

Da bambino, gravemente infermo, durante una processione, è guarito miracolosamente per intervento del Santissimo Salvatore.

Entrato nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, ha compiuto «… gli studi nei seminari di Montella/S. Maria, Colle Val d’Elsa, Bagnoregio, Santa Anastasia e Ravello».

Nell’anno 1899, ha pronunciato la professione solenne.

Dal 6 giugno 1906, ordinato presbitero, ha svolto «… la sua attività sacerdotale nei conventi di Roccarainola (poi chiuso), Ravello e Santa Anastasia».

Nel Capitolo Provinciale, celebrato presso il convento di Sant’Anastasia dal 18 al 20 ottobre del 1922, è stato eletto ministro provinciale.

Riconfermato nei successivi tre Capitoli Provinciali, (Sant’Anastasia, 6-9 ottobre 1925; Sant’Anastasia (Napoli), 10-12 ottobre 1928; Portici, 21-23 ottobre 1931), è stato alla guida della Provincia napoletana fino al 1934.

Studioso, distintosi nella teologia, nel 1931 è stato dichiarato Maestro dell’Ordine e, nel 1934, «… annoverato tra i Padri Maestri dell’Almo Collegio dei teologi di Napoli».

Fidando «… solo nella Divina Provvidenza», è stato tra gli artefici della rifondazione della nuova Provincia di Napoli dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali.

Nel corso dei suoi provincialati, infatti, «… restauratore insigne e quasi secondo fondatore», si è adoperato, con impegno e sacrificio, alla:

  • riapertura di molti conventi, «… chiusi per causa della soppressione»: San Girolamo ad Aversa, (Caserta), 1929 – Santa Maria della Grottella a Copertino (Lecce), 1930 – Sant’Antonio a Laureana di Borrello (Reggio Calabria), 1930 – Lucera, (Foggia), 1932;
  • apertura di diversi seminari, «… raccogliendo numerosi Fratini»: San Francesco a Ravello (Salerno), 1928 – Aversa, 1929 – Copertino, 1930;
  • estensione dei confini della provincia verso la Calabria e la Puglia, «… in attesa della rinascita delle due province»»;
  • presa di possesso di chiese parrocchiali: Maria Santissima Annunziata a Pellegrina (Reggio Calabria), 28 giugno 1922 -;
  • fondazione del periodico francescano Luce Serafica, 1925.

Durante il suo governo, la Provincia di Napoli dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, con decreto reale dell’11 agosto 1933,  ha ottenuto la personalità giuridica con sede in Sant’Anastasia.

Il decreto, sanzionato da re Vittorio Emanuele III (Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia; Napoli, 11 novembre 1869 – Alessandria d’Egitto, 28 dicembre 1947) riconosceva come

Posteriormente al riconoscimento giuridica della l trasferimento «… nel paese vesuviano della sede del Ministro Provinciale».

Posteriormente al. Qui, è ospite della comunità del.

Nell’agosto del 1935, di comunità nel cenobio dedicato a Sant’Antonio di Padova Portici, non ha esitato a inviare ai confratelli tutti i suoi libri, utili per la ricostruzione della biblioteca del convento di San Francesco a Folloni di Montella, in provincia di Avellino.

In un articolo steso per le pagine del periodico Luce serafica, edito nel 1936, ha rievocato il miracolo operato da Sant’Antonio di Padova in Portici nell’aprile del 1741: un bambino lattante, caduto in un pozzo mentre la madre tira su il secchio dell’acqua, per intervento del Santo viene riportato in superficie sano e salvo.

Oratore fecondo, è stato scrittore e compositore di musica.

Quale musicista, ha dimostrato di essere un «.. artista dalla «vena inesauribile di fresche melodie», come lo giudicò certo prof. Romaniello del Conservatorio di Napoli, in base anche alla copiosa raccolta di opere musicali data alle stampe (Messa serafica, vari fascicoli di canti sacri, mariani, eucaristici)»,

Pur provato nel fisico, debilitato per aver subito «… due difficilissime operazioni chirurgiche nell’Ospedale «Ascalesi» di Napoli», ha portato avanti la sua straordinaria attività pastorale.

Ammalatosi ulteriormente, una fulminea broncopolmonite «… lo trasse a morte, che egli incontrò con francescana serenità».

Il padre maestro Antonio Palatucci, il 24 maggio 1941, lasciata la vita terrena a Napoli, torna alla casa del padre celeste.

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(Tonia Ferraro – http://www.lospeakerscorner.eu – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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