Napoli. Cantante ammazzato per errore: ergastolo annullato: nuovo successo dell’avvocato Vannetiello
In accoglimento delle questioni giuridiche formulate dagli avvocati Dario Vannetiello (nella foto) e Valerio De Maio, la Corte di assise di appello di Napoli, terza sezione, ha annullato la sentenza di condanna all’ergastolo che era stata inflitta dai giudici di primo grado a Spronello Pasquale.
Era accusato di aver ricoperto il ruolo di specchiettista nella esecuzione della progettata uccisione di Ciro Savino, nell’ambito della faida tra il clan Birra ed il clan Ascione-Papale, la quale ha sconvolto la città di Ercolano per un decennio.
Se la vittima predestinata scampò all’agguato, perse la vita un innocente, Salvio Barbaro, di professione cantante, sfortunato a viaggiare quel giorno in un auto identica a quella in uso all’appartenente al clan Birra che doveva essere raggiunto dal fuoco dei proiettili.
Nel processo di secondo grado, la difesa di Spronello, all’esito di approfondite arringhe, è riuscita ad incrinare la attendibilità delle dichiarazioni rese nel processo dal pentito Raffaele Capasso e dalla arcinota pentita Antonella Madonna, con l’effetto di annullare completamente la pesantissima condanna a costui, irrogata solo qualche anno fa.
Con la stessa decisione i giudici di secondo grado hanno confermato le condanne all’ergastolo inflitte in primo grado agli altri due imputati del delitto, Dantese Natale e Sannino Michele, eccetto l’esclusione dell’isolamento diurno.
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