Caiazzo-Ruviano, caserma contesa: la minoranza contesta il ricorso al Consiglio di Stato
Con determina 18 del 4 marzo 2019 il Comune di Caiazzo ha conferito all’avvocato Pasquale Marotta l’incarico di impugnare al Consiglio di Stato l’ordinanza con cui il TAR ha sancito le ragioni dell’operato del Comune ruvianese.
Al professionista -sempre lo stesso- è stato riconosciuto un onorario pari a cinquemila euro, oltre IVA e CPA (per un totale di circa 10.000 euro).
Decisione fermamente contestata dal gruppo di minoranza “Caiazzo Bene Comune”, presieduto dal colonnello Michele Ruggieri e composto anche da Amedeo Insero, Mauro Della Rocca e Marilena Mone, come ben si evince dalle seguenti dichiarazioni di Insero, che della situazione si è occupato sin dal primo momento:
“Mi pare assurdo spendere altri cinquemila euro per impugnare un provvedimento che è soltanto cautelare visto che in questo caso non stiamo parlando del merito. Sulla questione caserma dei carabinieri sono stati spesi fior di quattrini e continuano a pagare i cittadini”.
Alle dichiarazioni dell’avvocato Insero si aggiungono quelle del capogruppo Ruggieri, che sottolinea quanto sia stato inopportuno da parte del Comune adire il Consiglio di Stato “visto che i giudici del Tar hanno già abbondantemente chiarito quali sono i motivi alla base del rigetto della sospensiva dell’istanza cautelare”.
Già in precedenza l’avvocato Insero aveva criticato l’operato della classe dirigente comunale in merito alla vicenda per non aver tenuto in debita considerazione il parere del professor Terracciano –luminare della materia- che in tempi non sospetti aveva ampiamente preannunciato quelli che effettivamente si sono rivelati i motivi posti a base del rigetto, da parte dei giudici del Tar, della richiesta avanzata dal comune.
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