Caiazzo. Pro Loco, mai più riferimenti a Marcuccio: si dissocia e diffida la figlia del compianto presidente-fondatore
Fulmine a ciel sereno per il sodalizio guidato da Maria Fiore, che si vede costretto a fronteggiare un serio problema poco dopo la conclusione degli eventi carnascialeschi, ma anche in un momento cruciale per la Pro Loco, di cui a breve scadenza pare sia previsto il rinnovo degli organi direttivi.
A sorpresa, almeno per i non addetti ai lavori, infatti, sono arrivate le dimissioni dal direttivo di Ivania Marcuccio, ultimogenita del compianto ex presidente e fondatore Giovanni, al nome del quale peraltro, dopo il suo trapasso, è stato legato quello della Pro Loco caiatina.
Dimissioni evidentemente sorprendenti per degli osservatori esterni ma che lasciano trasparire un malcontento troppo a lungo ignorato, a quanto si evince dalla missiva, di seguito riportata pressoché testualmente, con la quale, oltre a “chiedere” le proprie dimissioni dal direttivo della Pro Loco, dopo aver chiarito le ragioni del proprio malcontento, la giovane quanto dinamica “figlia d’arte”, anche a nome e per conto degli altri familiari, non solo diffida i responsabili dall’associare in qualunque modo a quello del sodalizio il nome del compianto genitore, ma addirittura “intima” che si ottemperi affinché entro trenta giorni sia rimosso qualunque inerente riferimento, quindi anche dalla denominazione del sodalizio che attualmente è “Pro Loco Nino Marcuccio – Caiazzo”:
All’attenzione del presidente dell’Associazione Pro Loco di Caiazzo “Nino Marcuccio“ e per conoscenza al CDA.
La sottoscritta Ivania Marcuccio, componente del CDA, in qualità di consigliere dell’Associazione Pro Loco di Caiazzo “Nino Marcuccio“, chiede le DIMISSIONI.
Tale decisione è stata presa dalla sottoscritta per incompatibilità degli obiettivi che questa Associazione attualmente persegue, che non sono quelli per la quale è stata fondata nel 1973 dal suo Presidente GIOVANNI MARCUCCIO, cioè la RIVALUTAZIONE DEL TERRITORIO, attraverso eventi culturali, sociali, eno-gastronomici, per i quali il suo fondatore ha speso la vita affinché questi obiettivi fossero raggiunti.
Questi obiettivi sono venuti a cadere: allo stato attuale si stanno perseguendo altre strade e obiettivi diversi.
CHIEDO previo accordo con la mia famiglia la rimozione immediata del nome di mio padre GIOVANNI MARCUCCIO dall’insegna, nonché dal nome dell’associazione e assoluto divieto di fare uso di foto, video, studi e tutto ciò che appartiene ad esso.
Qualsiasi uso improprio del nome GIOVANNI MARCUCCIO sarà perseguito penalmente secondo i termini di legge e diffida ad adempiere entro 30 giorni dalla ricezione della presente raccomandata…
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Questa è la lettera che è stata inviata alla Pro loco di Caiazzo “Nino Marcuccio“: la famiglia smentisce fin d’ora tutto quello che verrà detto, in quanto non vi sono prove concrete e fatti, inoltre, teniamo a precisare che GIOVANNI MARCUCCIO ha amato il suo paese fino alla fine della sua vita terrena ed era molto rammaricato nel vedere Caiazzo, la sua amata città, morire, dopo aver fatto davvero molto per il paese e per la Pro loco da lui fondata nel 1973.
Pertanto le dimissioni di Ivania Marcuccio sono dettate dal fatto che non vi sono più i requisiti per poter continuare a far parte di una associazione che non segue le finalità ma bensì persegue obiettivi diversi e finalità diverse.
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