Caiazzo dalla padella alla brace cioè dal sindaco ‘gratuito’ a quello che ‘esige pure gli arretrati’?!
Durissimo affondo dell’ex sindaco Tommaso Sgueglia nei confronti del successore Stefano Giaquinto, degli assessori e della presidente del consiglio comunale, a favore dei quali, come deliberato dalla stessa giunta, recentemente la segretaria ha disposto il rimborso di tutte le indennità di carica maturate fin dall’insediamento, contrariamente al passato, quando tutti avevano rinunciato ad ogni spettanza, e perfino diversamente da quanto aveva asserito in precedenza lo stesso Giaquinto:
“In riferimento, all’atto di G. C. n.190 del 21.12.2018 riguardo alle indennità di carica del sindaco Giaquinto, di tutta la giunta e del presidente del Consiglio comunale dove si evince senza se e senza ma che esse andranno depositate direttamente sui conti correnti personali di tali amministratori oppure incassati direttamente con mandato di
pagamento e senza che venga fatto cenno, scritto in delibera, di alcun buon proposito a beneficio della comunità, resto stupito, in quanto nel 2015 riguardo alla mia rinuncia all’indennità di carica, con nota del 29 gennaio 2015, il gruppo consiliare ‘Uniti per Caiazzo’ a firma tra l’altro del sindaco e del vice-sindaco attuali, Giaquinto e Ponsillo, mi scriveva che: ‘…la nuova giunta sarebbe prossima a deliberare la riduzione o la totale rinuncia delle indennità di carica, siamo rammaricati ed offesi, in quanto tale determinazione era stata più volte prospettata alle riunioni di gruppo da diversi componenti senza mai essere presa in considerazione… siamo convinti che tali fondi saranno destinati per la realizzazione di opere e servizi utili alla cittadinanza, e gestiti sempre nel pieno rispetto delle norme e di quanto contenuto nel piano per la prevenzione della corruzione e che sicuramente non saranno un ‘mero salvadanaio’ per poter gestire a proprio piacimento fondi, destinati comunque alla collettività’.
Questo era quanto mi si scriveva nel 2015 facendomi anche delle raccomandazioni in merito a come spenderli e citando addirittura il responsabile della trasparenza.
É spontaneo chiedersi quindi perché il sindaco Giaquinto e il suo vicesindaco Ponsillo non si siano comportati all’epoca come fece l’ex presidente del consiglio, avvocato Giovanni Mastroianni, che con una nota scritta rinunciò all’indennità di carica, cosa fatta anche da tutti i presidenti del consiglio comunale che lo avevano preceduto?
All’indomani dell’esito elettorale del mese di giugno 2018 Giaquinto e compagni avevano dichiarato di non voler percepire alcuna indennità.
A questo punto è lecito chiedersi ‘perché, dopo appena sei mesi dalla loro elezione, hanno di nuovo cambiato idea’?
La richiesta delle indennità è addirittura retroattiva, cioè chi ci governa vuole ‘gli arretrati’ del 2018 che ammontano a circa € 20.000!
Il presidente del Consiglio, la signora Ida Sorbo, percepirà €. 340 mensili, risultando l’unico presidente di Consiglio
Comunale, da quando è stata istituita tale figura, a non rinunciare all’indennità di carica.
E con me Giaquinto e Ponsillo si sentivano ‘rammaricati ed offesi’.
Nel 2016, in occasione del ventennale del gemellaggio della città di Caiazzo con la città di Ochtendung, riguardo al mio viaggio ufficiale, con una interrogazione al sottoscritto, al segretario comunale, al responsabile finanziario del Comune di Caiazzo e addirittura al signor prefetto di Caserta, il gruppo di minoranza ‘Uniti per Caiazzo’ di cui facevano parte l’attuale sindaco Giaquinto e il vicesindaco Antonio Ponsillo, con nota avente ad oggetto: ‘Richiesta chiarimenti
viaggio del sindaco ad Ochtendung’ che testualmente recitava ‘…in occasione dell’annuale gemellaggio con Ochtendung si è recato in Germania unitamente ad una delegazione caiatina… si chiede chi ha sostenuto le spese del viaggio e soggiorno del sindaco; se le predette (spese) sono state imputate a qualche capitolo di bilancio; in caso positivo si formula richiesta di rendicontazione di ogni singola voce’.
Premesso che la loro interrogazione fu fatta prima della mia richiesta di rimborso (ancora oggi inevasa) e che il viaggio fu pagato da me in contanti (circa €. 200), che il soggiorno fu offerto presso le proprie abitazioni dai cittadini di Ochtendung testimoni l’ex sindaco Nicola Sorbo e il presidente dell’Associazione Amici di Ochtendung Oreste Insero, la cosa che più mi ha amareggiato è stata che l’attuale sindaco Stefano Giaquinto e il suo vicesindaco Antonio Ponsillo non si sono fermati nemmeno davanti ad un appuntamento cosi importante e sentito come il gemellaggio con Ochtendung.
Dal mese di giugno l’attuale maggioranza decanta il gemellaggio, la riconciliazione, Monte Carmignano (e addirittura disertarono la seduta di Consiglio Comunale per l’acquisizione della masseria…!): per loro forse valgono solo le foto e i selfie di rappresentanza con le vanghe in mano a piantare alberi simbolici solo per poterle pubblicare sull’Almanacco Caiatino 2018!
Ho tirato fuori questa interrogazione fattami all’epoca solo per far comprendere che rispetto hanno gli attuali amministratori per la memoria e per gli amici tedeschi…
Una cosa è certa: durante la mia sindacatura il Comune di Caiazzo e la collettività hanno beneficiato di circa 50.000 euro, non versati sul mio conto corrente, ma direttamente nelle casse del Comune che sommati alle indennità non percepite dai miei assessori e dai miei presidenti del Consiglio comunale, nelle persone di Antimo Cerreto, Rosetta De Rosa, Arianna Ponsillo, Luigi Ponsillo, Ella Sibillo e Giovanni Mastroianni, raggiungono una somma superiore ai 100.000 euro che abbiamo destinato alla Città di Caiazzo.
Mi aspettavo che le indennità dell’amministrazione Giaquinto venissero depositate su qualche capitolo di bilancio per opere sociali, così come loro stessi desideravano per le nostre dell’epoca.
Purtroppo non è stato così: esse rappresentano solo delle ‘mere mensilità’ per quanto legittime, che vengono pagate a singoli amministratori che in cinque anni ammonteranno per il sindaco a circa €. 68.000, per i suoi assessori, Ponsillo, Di Sorbo, Fasulo e Petrazzuoli a circa €. 108.000, per il presidente del consiglio Ida Sorbo circa €.20.400, per un totale di circa €. 196.400.
Per amore della verità”.
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