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Caiazzo. Comune, dalle parole ai fatti: strenna retroattiva per gli ‘altolocati’, stipendio anche per la ‘presidenta’

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La notizia, invero, era trapelata prima di Natale, ma l’ufficialità si è avuta solo dopo capodanno, quando cioè, il 3 gennaio, all’albo pretorio comunale è stata pubblicata sia la determina che la propedeutica delibera con cui, all’unanimità, il 21 dicembre l‘esecutivo capeggiato dal sindaco Stefano Giaquinto aveva deciso di riconoscere, in modo retroattivo, cioè fin dall’insediamento, non solo per i suoi cinque componenti, ma anche per la presidente del Consiglio comunalel’indennità di carica, prevista, si, dalla legge, ma alla quale, in ossequio alla parola del sindaco, tutti avrebbero dovuto rinunciare, come denuncia sdegnato, all’unisono, il gruppo consiliare di minoranza:

Indennità di carica: altro che rinuncia e fondo per il sociale, Giaquinto e la giunta comunale percepiranno lo stipendio e si prendono anche gli arretrati.

Con delibera del 21 dicembre 2018, la Giunta comunale ha stabilito la corresponsione delle indennità di carica in favore dei componenti dell’esecutivo cittadino.

Per l’esattezza, al Sindaco Stefano Giaquinto andranno mensilmente € 1.129,00, al Vice Sindaco Antonio Ponsillo e agli assessori Giovanni Di Sorbo, Teresa Fasulo e Monica Petrazzuoli € 451,70 mentre al Presidente del Consiglio Ida Sorbo € 340,00.

Le somme, così ripartite, sono previste dalla legge e commisurate al numero degli abitanti della città.

Niente di male potrebbe dirsi, quindi, se non fosse per un “particolare” alquanto bizzarro: lo stesso sindaco, infatti, da poco insediato, nel corso del consiglio comunale aveva annunciato, con tono ufficiale, tutto impettito e tronfio, che lui e il suo “seguito” avrebbero rinunciato alle indennità, che sarebbero state versate su un fondo ad hoc, destinato “a scopi sociali”.

A commentare la decisione dell’amministrazione di “Uniti per Caiazzo” guidata dal primo cittadino Giaquinto, è il gruppo consiliare di minoranza di “Caiazzo Bene Comune”, che chiosa:

Con il tempo, però, così come ci ha insegnato il Sindaco Stefano Giaquinto, le vere intenzioni escono prima o poi allo scoperto e la vicenda assume i contorni di una ridicola messinscena, impregnata ancora dello smalto e del perbenismo spacciati nel corso della campagna elettorale e, probabilmente, anche dello spirito di emulazione nei confronti degli Amministratori uscenti capeggiati dal dottor Tommaso Sgueglia che, loro si, avevano rinunciato e destinato i loro compensi alle spese correnti del Comune.

Ed ecco che, dopo appena sei mesi, alla vigilia del Natale, i nostri amministratori ci ripensano e con un tocco di penna ripristinano le anelate indennità.

Ma non guardano solo al futuro: rivogliono tutto, anche gli arretrati, da giugno.

E via 19.000 euro circa, solo per il 2018, che anziché andare ad alimentare il fondo sociale, di cui comunque non vi è stata mai traccia, anziché illuminare le strade caiatine con le luminarie in occasione del Natale, finiranno nelle tasche dei nostri amministratori, alla faccia di quelli che, votandoli, contavano sulle loro promesse” hanno concluso i consiglieri Michele Ruggieri (nella foto in basso), Amedeo Insero, Marilena Mone e Mauro Carmine Della Rocca.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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