Roccamonfina. Sagra della Castagna: Guinness dei Primati per il ‘mega vrollaro’ ma raccolto ‘da crisi’
Roccamonfina entra a pieno titolo nel registro dei Guinness dei primati: il Sindaco Carlo Montefusco esulta ma annuncia che chiederà il riconoscimento, per l’Ente Comune, dello stato di calamità naturale, per il mancato raccolto delle castagne.
La festa della castagna che si concluderà domenica 28 Ottobre ha consentito all’intera cittadinanza di ospitare migliaia di turisti in cerca dei prodotti tipici dell’areale vulcanico, ma purtroppo le tipiche castagne sono state minime visto il tracollo del settore castanicolo.
In piena manifestazione, chiunque abbia scritto di questa problematica è stato preso di mira da chi aveva in mente solo la sagra ma, oggi che la festa si conclude, il sindaco Montefusco, dalle pagine di un giornale, asserisce che “le castagne della sagra sono state europee (straniere), chiederemo lo stato di calamità naturale, l’anno prossimo la sagra si allestirà anche fuori dal centro storico“.
Allora, caro Sindaco e cittadini che non riuscite a vedere oltre il naso, la verità era quella scritta o quella blaterata da chi non sa pensare al bene futuro del paese, in particolare dei proprietari di castagneti?
Per partecipare al “Guinness World Record” si sono spesi migliaia di euro regionali, ma adesso chiedetevi: a fronte dell’emergenza castanicola, ne valeva la pena?
Certo, direte voi: il turismo ha bisogno di questi progetti!
Ok. Speriamo che la Regione Campania, anche in questo caso, faccia il possibile per ripagare i castanicoltori dei mancati profitti.
Roccamonfina è nel cuore di tutti i residenti, con le sue risorse e bellezze, ma non dobbiamo dimenticare l’esistenza di problematiche da risolvere senza indugi per consentire al paese di essere al primo posto come località turistica.
Benvenuta la sagra, con il suo record del vrollaro più grande, ma i nuclei familiari, privati dal sostentamento (castagne), non possono sopravvivere tutto l’anno con i soli incassi di un mese di festa: un bravo governatore si deve adoperare per risolvere i gravi problemi della città.
I nostri complimenti vanno all’opera in ferro (vrollaro) realizzata dal fabbro Ferdinando Nando Di Cunto, con gli amici volontari: Pasquale Pagano, Davide Tari, Pasquale Fossa, Emanuele Montella e Gianpaolo Geremia; complimenti anche per la supervisione tecnica dell’ingegnere Daniele Cioffi, tutti all’insegna dell’adagio: Lunga vita a Roccamonfina ed ai suoi giganteschi castagni.
(Anna Izzo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)