Caiazzo come Civita calabra ha il suo ‘Raganello’, anzi ‘Zompariello’: torrente sottovalutato da decenni?
Da troppo tempo ormai, ad ogni acquazzone, quasi inevitabilmente la zona a valledi Caiazzo, lungo la direttrice per Alvignano, le acque provenienti dalle alture circostanti, si dice non più trattenute dalla vegetazione scomparsa per favorire spianamenti e cementificazioni a josa, si riversano copiosamente, creando enormi disagi lungo la strada provinciale, nei pressi del ristorante Paglia, ovvero lungo il suo tratto dismesso che, costeggiando le cooperative edilizie (167), sfocia accanto all’isola ecologica ed al prospiciente supermercato Golden Market-Despar.
Questo per una serie di cause a quanto pare sempre trascurate dalle varie amministrazioni che si sono succedute sin dai tempi del compianto sindaco Giuseppe Cervo, quando pare che nella zona si decise di coprire o, peggio, deviare un tratto del torrente Zoppariello che fra l’altro costeggia l’ambito dell’ex mattatoio comunale tempo addietro destinato a ospitare una nuova stazione del Carabinieri, progetto peraltro, a quant’è dato sapere, temporaneamente accantonato per impossibilità di contrarre ulteriori mutui.
Ancora una volta quindi la pioggia caduta copiosamente nei giorni a ridosso del Ferragosto ha determinato allagamenti e disagi inenarrabili, puntualmente documentati con varie foto, non solo per i residenti ma anche per le tante persone che attraversano la zona di via Caduti sul Lavoro in cui oltre a numerose attività commerciali e artigianali, insistono vari uffici, solitamente affollati, dell’ASL e di qualche altra struttura sanitaria.
Puntualmente cede anche qualche tombino della rete fognaria, evidentemente inadeguata, riversando su marciapiedi e lungo il manto asfaltato ogni immaginabile porcheria, rendendo peraltro l’aria irrespirabile, ma vivaddio, in una città del fin troppo decantato buon vivere.
Cronaca di (quasi) ordinaria amministrazione, se non fosse che in precedenza, ogni volta che si registrava una siffatta emergenza, puntualmente in soccorso dai malcapitati intervenivano alcuni volontari della locale nucleo di Protezione Civile fino a qualche mese addietro coordinato dal comandante della polizia municipale Pietro Del Bene, in sostituzione del quale, dopo il suo pensionamento, alcuni “curiosi” vorrebbero sapere, in caso di emergenza, a chi fare riferimento.
E poiché la storia è sempre maestra di vita, nel prendere atto di altre tragedie pare verificatesi per umana “distrazione”, gli stessi lettori auspicano la tempestiva attivazione dei preposti comunali per risolvere i problemi finché ci sta tempo.
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