Caiazzo. Opere Pie: si valutano soluzioni ‘alternative all’esposizione debitoria’ che paralizza l’ente
Giaquinto informa la Regione: “Dobbiamo tutelare e difendere l’Istituto di Beneficenza”.Uno studio di fattibilità per valutare soluzioni alternative all’esposizione debitoria che ha depauperato il patrimonio e paralizzato ogni iniziativa dell’Ente di Beneficenza.
É quello che sta intraprendendo l’amministrazione comunale di Caiazzo, a solo un mese dal suo insediamento, per l’istituzione delle Opere Pie.
Un passo avanti per un complesso legato alla comunità da circa un cinquantennio da un interesse pubblico, socio-culturale, oltre che affettivo ed emotivo; un’iniziativa che fa seguito alla nomina e alla successiva ratifica del nuovo Consiglio di Amministrazione (decreto dirigenziale n.222 del 13 luglio 2018).
“É nostra intenzione, dopo un’attenta ricognizione e valutazione delle soluzioni percorribili – si legge in una nota a firma del sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto inviata alla Giunta Regionale della Campania, Dipartimento Politiche Sociali – assicurare alla comunità la continuità con le proprie radici storiche, di cui le Opere Pie Riunite rappresentano una delle maggiori espressioni, con l’intento di far rivivere le finalità e lo scopo sociale ed assistenziale che da sempre hanno animato l’Istituto di Beneficenza“.
Alla Regione Campania è stato dunque chiesto “facendo salvi i tempi tecnici per una chiara e fattiva ricognizione e valutazione delle problematiche sottese alle vicende giudiziarie ancora in corso di definizione, di tenere nella debita considerazione questo sforzo impegnativo che il Comune di Caiazzo sta compiendo per assicurare alla comunità la propria identità socio-culturale e per evitare che le Opere Pie Riunite cadano nell’oblio o peggio ancora siano vittime di intenti speculatori“.
Condividono appieno l’iniziativa intrapresa dal Comune e si dicono pronti a ulteriori mosse per “recuperare la parternità di un ente caiatino e restituire alla comunità ciò che gli è dovuto” i nuovi componenti del Consigliodi Amministrazione delle Opere Pie nelle persone di Raffaele Ciaramella, Antonio Insero, Marcello Mastroianni, Patrizia Merola e Giovanna Santabarbara.
“Non possiamo lasciare andare questo Istituto a un destino che non merita – commenta il primo cittadino – Ci stiamo impegnando affinché sia e resti un patrimonio per Caiazzo e tutti noi.
Dobbiamo tutelare e difendere anni e anni di storia e principalmente il legame profondo che c’è tra le Opere Pie e i caiatini“.
Nella foto di Luca Sorbo parte dell’enorme patrimonio immobiliare cadente
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