Caiazzo. Appello al sindaco di un diversamente abile suo elettore e fan ‘disperato’ che ‘rischia la vita’
Egregio signor Sindaco, chi le scrive è uno che si è battuto contro molte, molte persone che non volevano che io la votassi!
Non ci crederà’ ma c’è pure chi mi ha tolto il saluto, io sono uno di quelli che nella campagna elettorale, nel proprio piccolo, le ha fatto molta molta pubblicità!
Ma, cosa più importante, io sono un cittadino del paese che lei amministra!
Per non dire che sono un disabile e, per finire, sono uno che lei conosce bene!
Sto urlando in tutti i modi il mio momentaneo disagio economico!
Non parlo di quel solito disagio che hanno tutti, il non poter arrivare a fine mese!
Assolutamente no, io non riesco più a mangiare, non ho le possibilità economiche di curarmi, vado a letto puntualmente digiuno, si digiuno!
Non sono un poverello senza entrate, io percepisco puntualmente una pensione, purtroppo si sono accumulati debiti a cui ho dovuto fare fronte!
Due mesi di affitto arretrato, che giustamente e doverosamente ho dovuto versare al proprietario del mio appartamento!
Un debito bancario, luce, gas e telefono, hanno fatto si che io rimanerci senza un solo centesimo!
Fino ad ora sono sopravvissuto grazie a persone del paese e di fuori che mi hanno aiutato, tra le quali sua moglie, donna generosa e di estrema sensibilità!
Ora sono arrivato al limite, mi dispiace doverlo fare, ma le devo chiedere!
Signor Sindaco, se lei non mi da una mano, un aiuto minimo e una tantum, io non riuscirò a sopravvivere, si ha letto bene, io rischio la vita!
A malincuore ho scritto ciò che io e molti suoi concittadini, che le hanno dato fiducia, volevano che io scrivessi!
Ora spetta a lei, come uomo, come autorità, decidere cosa poter fare per il sottoscritto!
Non mi aspetto miracoli, ma solo un vero, veloce e concreto aiuto!
Mi dispiace aver dovuto arrivare a questo punto, la ringrazio e la saluto con cordialità!
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