Caiazzo. Elezioni locali: Giaquinto rende pan per focaccia ai suoi detrattori: basterà la lezione?
Chi la fa, l’aspetti: bastano tre parole ma si potrebbero mutuare decine di adagie proverbi popolari: tutte stille di saggezza che, “cum grano salis”, avrebbero potuto indurre anche il più sprovveduto degli oratori ad astenersi dall’attaccare a testa bassa qualunque antagonista che l’indomani avrebbe potuto replicare .
Figurarsi uno politicamente consumato come Stefano Giaquinto che, com’era arcinoto, poche dopo avrebbe avuto tutta l’opportunità di rintuzzare, rispedendo al mittente, adeguatamente moltiplicata, ogni illazione o documentata accusa.
Pianga sé stesso, quindi, chi per primo ha esacerbato una campagna elettorale già di per sé ostica, perché basata sullo scontro frontale, tanto da aver determinato non poche rotture familiari, e che certo non abbisognava di altro veleno dialettico, forse anche comprensibile perché determinato dall’enfasi dialettica ma certo non giustificabile, soprattutto da parte di chi ben dovrebbe conoscere la seconda legge di Newton, a mente della quale “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”, evidentemente valida anche dai palchi, peraltro moltiplicata, per restare e chiosare in tema fisico-matematico
Nel comizio tenuto domenica 27 maggio non solo Giaquinto ha dimostrato di saper stilettare dialetticamente in modo egregio la concorrenza che la sera precedente lo aveva attaccato ma anche alcuni (sempre gli stessi) degli altri candidati e in particolare Ida Sorbo, “mascotte” dei “giaquintiani” rivelatasi tenace non meno del padre, ex sindaco Nicola.
Auspicabile, quindi, che basti la lezione a rendere meno esacerbata, nei prossimi comizi, la vis dialettica di alcuni oratori, anche per evitare il ricorso ad altro infallibile adagio a mente del quale, se errare è umano, perseverare è diabolico…
Candidato avvisato… mezzo salvato!
Cliccare sulla foto per ascoltare l’intero comizio della lista “Uniti per Caiazzo”.
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