Caiazzo. Decò, sospensione confermata: chiuderà per sempre l’iperstore per ripristinare il suolo agricolo?
Nuova batosta, ancora non definitiva, per quanti hanno sempre continuato a spacciare per sacrosante le ragioni di chi invece, secondo quanto sancito dal Coniglio di Stato, ha continuato ad agire nell’illegalità, falsamente indotto a farlo, deve presumersi, da atti comunali fasulli?
Con dispositivo in fase di pubblicazione mentre scriviamo, ma che presto contiamo di divulgare integralmente, infatti, a quanto trapelato, in attesa di verdetto definitivo, il Consiglio di Stato ha ribadito quanto già aveva esplicitato circa la negata sospensiva, dopo aver sancito l’illegittimità di ogni presupposto essenziale per la prosecuzione dell’attività commerciale nell’area ex Autovolturno da parte dell’Iperstore Decò, secondo la stessa sentenza a destinazione agricola semplice, da ripristinare previa demolizione dell’intera struttura.
Un verdetto che sicuramente avrà risvolti anche nel corso della campagna elettorale in atto, soprattutto se sono vere le illazioni allusive di promesse e rassicurazioni, fatte non solo prima delle elezioni politiche, ma anche durante il porta a porta dei postulanti voto, per voce di popolo, neanche tanto recondito.
Stangata in vista, comunque, anche per le casse comunali ovvero per chiunque con attestazioni ingannevoli, se non falsate, avesse indotto le varie parti danneggiate a compiere azioni lesive anche per terzi, lavoratori compresi, se sono vere le voci di maxi risarcimenti chiesti o che potrebbero essere rivendicati dalle varie parti in causa, lese prima o dopo.
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