Dalla Francia a Caiazzo domenica 6 maggio per ‘sposarsi’ da Franco Pepe (in Grani)’: facciamolo sindaco!
Ancora una notizia rimarchevole e confermativa che nessuno come Franco Pepe può ‘trainare’ il nome di Caiazzo: due ragazzi francesi hanno scelto Caiazzo, borgo fuori dagli schemi, come palcoscenico del loro giorno più importante.
Questa storia particolare, estrapolata dal sito web di “Pepe in Grani “e di seguito riportata testualmente, sottolinea, ancora una volta, che l’impegno di Franco Pepe nella valorizzazione del prodotto simbolo del Made in Italy nel mondo e del suo territorio, sta portando a grandi traguardi e risultati: complimenti Ambasciatore del Gusto!
Sono stati l’amore per la pizza di Franco Pepe, Caiazzo e il territorio dell’alto casertano a ispirare i due ragazzi di Parigi che tre anni fa visitarono il borgo per assaggiare la pizza di Franco e se ne innamorarono.
Gli sposi: 28 anni Ursula, parigina doc, e 29 anni Pio, italiano stabilitosi a Parigi da tempo, hanno quindi scelto Caiazzo per celebrare, domenica 6 maggio, il loro matrimonio e hanno riservato in esclusiva il palazzo settecentesco di Pepe in Grani per il ricevimento nuziale che, sarà chiuso al pubblico.
Non Venezia, Firenze, Roma o la Costiera dei matrimoni VIP, ma un borgo fuori dagli schemi delle consuete destinazioni di matrimonio, preferito dai due giovani sposi alla capitale francese, meta romantica per eccellenza.
Ursula e Pio pronunceranno il fatidico “sì”, nella millenaria chiesa di San Pietro del Franco, la più antica di Caiazzo, circondati dall’affetto di 130 tra parenti e amici, con rito celebrato in parte in lingua francese.
E fuori dagli schemi anche la scelta di Pepe in Grani come sede del banchetto di nozze, a stupire e deliziare i raffinati palati degli invitati.
“Per me è un’emozione e un onore che Ursula e Pio abbiano coinvolto me e Caiazzo nell’organizzazione delle loro nozze e spero che tutti gli invitati portino a casa la bellezza inaspettata dei nostri luoghi e la bontà unica dei nostri prodotti” dichiara Franco Pepe, che ha studiato un menù interamente dedicato al territorio.
Aperitivo a base di formaggi, salumi e verdure locali, offerto dai suoi produttori e, a seguire, dieci pizze-simbolo di Franco Pepe che trasmettono, con i loro profumi e sapori autentici, l’essenza delle colline dell’alto casertano e del matese.
Solo per citarne alcune: Margherita sbagliata, con pomodoro riccio a crudo de “La Sbecciatrice”; Riccia nero ripiegata, con salsiccia secca di maiale nero casertano; Profumi del Matese, con formaggi e origano matesini; Alletterata, con crema di cipolle di Alife e tonno alletterato.
Unica e inevitabile concessione alla Francia sarà il brindisi Finale, a base di Champagne.
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