Carinola. Carcere obsoleto e sovraffollato: interviene la CGIL per scongiurare troppe traduzioni di detenuti
“Il carcere di Carinola è una struttura datata che, grazie all’intraprendenza del nuovo Direttor
e e del Comandante di Reparto, sta acquisendo, via via, una nuova fisionomia, più vivibile. Vi si stanno effettuando, infatti, ingenti opere di ristrutturazione che -se completate- permetteranno di migliorare le condizioni di vita sia dei detenuti che del personale di polizia penitenziaria”.
È stato, questo, il primo commento di Felice Zinno, Segretario provinciale della Fp Cgil che, venerdì 27 aprile 2018, ha visitato il carcere di Carinola con un gruppo di delegati.
“Malgrado la scarsa attenzione dimostrata in passato dai superiori uffici nei confronti di questo istituto, oggi si nota una netta inversione di tendenza e si spera che possano arrivare ulteriori risorse economiche atte a consentire il completamento del lavoro intrapreso -ha proseguito Zinno- anche perché alcune zone dell’istituto necessitano di interventi urgenti.
Possiamo ritenere buona l’organizzazione del lavoro, malgrado la dotazione organica del personale di Polizia Penitenziaria fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non sia adeguata ad un istituto che può arrivare ad ospitare quasi 600 detenuti e deve essere rivista e adeguata.
Allo stesso tempo bisognerà evitare che le traduzioni dei detenuti vadano a gravare sul personale dell’istituto, visto che esiste un nucleo provinciale”.
(Nunzio De Pinto – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)