Caserta. Consorzio Idrico inefficiente perché ‘acefalo’? Dieci sindaci invocano il rinnovo delle cariche
Un documento sottoscritto da ben dieci sindaci di altrettanti Comuni casertani è stato depositato al protocollo generale del Consorzio Idrico “Terra di Lavoro” di Caserta per chiedere al presidente dell’assemblea dei soci, Giancarlo L’Arco, la convocazione dell’organismo al fine di procedere all’elezione del nuovo Consiglio di amministrazione del Consorzio poiché “la nuova normativa regionale impone scelte regolate sul piano dell’efficienza aziendale con l’obiettivo di migliorare il servizio e di ridurre le tariffe; un sistema, questo, che richiede interventi ed investimenti cui il Consorzio Idrico Terra di Lavoro, purtroppo, a tutt’oggi non ha saputo fare fronte, facendo registrare non poche polemiche per la gestione non sempre puntuale ed efficiente”.
Contro la “prorogatio a oltranza” da parte del presidente “facente funzioni” Pasquale Di Biasio e del rispettivo Cda, di fatto scaduto da oltre un biennio, si sono ribellati i sindaci: Antonello Velardi (Marcianise), Annamaria D’Aprovitola (Carinaro), Virgilio Pacifico (Mondragone), Luigi Della Corte (Villa di Briano), Anacleto Colombiano (S.Marcellino), Gaetano Tessitore (Francolise), Adriana Esperti (Pontelatone), Alberico Di Salvo (Conca della Campania), Marcello De Rosa (Casapesenna) e Michele Scirocco (Formicola).
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