Renzi, pur di assicurare la rielezione di Casini, smentisce perfino sé stesso: incoerenza o ‘riconoscenza’?
Suscita ilarità ed illazioni quanto riportatoda “Giornalettismo” in merito alla “coerenza” (ovvero riconoscenza per l’oculata presidenza della commissione banche?) dell’ex premier in ordine alla candidatura “blindata” di Casini:
QUANDO MATTEO RENZI NON VOLEVA CASINI
Pier Ferdinando Casini è stato candidato dal Pd, o meglio nella lista del ministro Beatrice Lorenzin.
Il segretario Matteo Renzi però così sembra blindarlo in modo un po’ particolare. Con l’uninominale a Bologna, storica roccaforte rossa.
Questo per assicurare diversi voti e riuscire a farlo entrare sicuramente in Parlamento alla prossima legislatura.
Un aspetto che ha fatto storcere non poco vertici e militanti del partito locali.
Immaginate come nella rossa Bologna possa interessare un democristiano (comunque di Bologna eh).
MATTEO RENZI E IL MANIFESTO CONTRO CASINI
Non solo. Secondo quanto riportava il Fatto Quotidiano, saranno ceduti agli alleati altri tre collegi.
Il segretario regionale dell’Emilia Romagna, Paolo Calvano, ha precisato come gli emiliani non abbiano “alcuna intenzione di svenarsi per dare tutti i seggi sicuri a candidati paracadutati da altre liste o dal nazionale“.
Così è normale che qualcuno in rete ripeschi i tempi d’oro.
Quando Pier Ferdinando Casini non poteva entrare nel Pd di Renzi. Con tanto di manifesto.
Eccolo qui (trascritto), 30 novembre 2012.
Se vince Renzi, no a Casini.
Nessun inciucio che ci impedisca di governare e di fare scelte.
#sevincerenzi #adesso
(Fonte & Aggiornamenti: http://www.giornalettismo.com/archives/2645954/matteo-renzi-casini-manifesto – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)