Da Caiazzo a Ruviano. Caserma, si cambia: le due facce: esultanza dei vincitori, ludibrio per i ‘vinti’
Poche foto per testimoniare le due facce della medaglia,
inerente la comprensibile esultanza per il risultato, davvero brillantissimo, conseguito dal sindaco di Ruviano Roberto Cusano ed il conseguente fallimento sul più importante dei fronti degli amministratori caiatini con in testa ovviamente – nel male come nel bene – l’esecutivo retto dal sindaco “ribaltonista” Tommaso Sgueglia, evidentemente costretto ad aggrapparsi, per (cercare di) salvare in qualche modo la faccia, più che alla speranza di vittoria sul fronte giudiziario, a tal punto davvero improbabile, a quella che l’ormai definito trasferimento a Ruviano della stazione caiatina dell’Arma Benemerita resti “temporaneo”, come prospettato, secondo le malelingue, forse solo per “addolcire la pillola” destinata ai soccombenti.
Il tutto ampiamente documentato fotograficamente dallo stesso sindaco “superman” sul proprio profilo Facebook al ritorno dalla missione vincente in prefettura dove appunto giovedì 15 gennaio è stato sottoscritto il protocollo d’intesa fra i due enti per il trasferimento, in realtà definito temporaneo ma che difficilmente potrà essere tale, considerati non solo i costi che comporterebbe un immaginario ritorno alla storica base, ma soprattutto l’incapacità degli amministratori caiatini nell’assicurare nei tempi stabiliti un’idonea alternativa nella città del buon vivere, stanti così le cose, d’ora innanzi forse tale solo per i malviventi più liberi di spadroneggiare.
Una situazione comunicata agli inizi di dicembre ma evidentemente ignorata finché non è stata divulgata dalla stampa e deve presumersi, purtroppo per i caiatini, ormai senza via di scampo, nonostante l’evenienza prospettata dal sindaco caiatino di “aggrapparsi” alle vie legali, ritenuta peregrina anche alla luce dell’accordo nel frattempo definito, e malgrado le stesse dimissioni pare paventate dall’ex sindaco Stefano Giaquinto dell’intera amministrazione, quella stessa rivelatasi incapace di attivarsi utilmente per non privare la comunità “amministrata” di sì importante presidio, da troppi anni versante in situazioni precarie e disagevoli, delle quali, evidentemente, neanche i predecessori avevano colto la rilevanza.
Il tutto senza neanche voler considerare le illazioni a mente delle quali la sottoscrizione dell’intesa potrebbe essere stata “accelerata” da chi guarda “oltre il naso” proprio alla luce dei ricorso alle vie giudiziarie prospettato dal sindaco caiatino.
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