‘Le insorgenze del Sud’: la vera storia del Mezzogiorno dimenticata da troppo tempo: volutamente?
Nelle pagine del nostro Risorgimento si è sempre scritto che la liberazione del Sud Italia da parte dei piemontesi fu ostacolata dai briganti, gente ladra, assetata di sangue ancora al soldo dei vituperati Borboni.
Con le loro gesta sanguinose terrorizzavano le popolazioni e per questo il giovane esercito italiano dovette usare spesso le maniere forti: arresti di massa, fucilazioni senza processo e quant’altro. In fondo erano solo dei briganti e con questa giustificazione era permessa ogni azione militare, anche la più vergognosa.
Non tutti, però, difendevano questi interventi.
Tra i primi a smontare queste giustificazioni fu, già nel 1862 dai banchi del parlamento torinese, il deputato Giuseppe Ferrari, filosofo, storico di tendenza democratica e repubblicana e grande avversario dei Borboni, ciò nonostante usò parole di fuoco contro questo modo di gestire la nazione appena nata, con accuse che hanno, purtroppo, ancora la loro attualità.
Una storia dimenticata da troppo tempo del nostro Mezzogiorno – Le insorgenze del Sud
(Antonello Cannarozzo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)