Piana M.Verna. Calcio amatoriale: cambio d’anno fantastico per gli immigrati-rifugiati dell’ASD Family
Partita davvero avvincente quella giocata tra “ASD Family Calcio” e “Publiservizi” nell’ambito del torneo amatoriale “OPES”.
Nel corso della gara, che ha fatto registrare il risultato finale di 3-3, ha visto la “ASD Family Calcio” andare per tre volte in svantaggio e per tre volte riportare il risultato in parità!
Numerose sono state le azione costruite dai ragazzi della Family e notevoli sono state anche grinta, determinazione e volontà di questi ragazzi che in nessun modo si sono rassegnati a perdere.
L’episodio forse più rimarchevole di tutta la serata è stato il goal messo a segno dal capocannoniere in carica del torneo Jallow Jouma, gambiano, classe 1999, al culmine di un’azione fulminea al punto da sbalordire tutti gli spettatori,
Dopo una serie di dribbling, infatti, il giovane quanto promettente campione gambiano, ha fatto partire da venti metri un destro secco piazzando la palla proprio all’incrocio dei pali!
Nella ripresa degno di nota è stato il secondo goal di Jatta Omar, messo a segno di esterno destro allorché, su un cross proveniente dalla sinistra, il calciatore si è fatto trovare pronto ad insaccare di testa.
Di rilievo anche il terzo goal dei pianesi, scaturito da un azione personale di Tourley Alamin che, entrato a 15 minuti dalla fine, ha battuto con un bel diagonale il portiere avversario!
Comprensibilmente soddisfatto non solo dei risultati e della posizione in classifica, altrettanto lusinghiera, ma anche per l’aspetto sociale che riveste l’esperimento, finora ampiamente riuscito, di costituire una squadra calcistica composta di soli rifugiati, l’allenatore h dichiarato:
“Sono contento di come la squadra si sta comportando… per ora manteniamo la seconda posizione in classifica e siamo più che soddisfatti!
Non ci interessa il risultato… come ben sanno i nostri fan noi siamo creatori di un progetto di integrazione.
Siamo partiti con elementi che erano esperti nello “street-football,” o calcio da strada, e che mai avevano fatto parte di un team calcistico.
Elementi che erano immersi nei problemi sociali dei loro paesi: guerre, fame, epidemie, povertà…
Ed oggi, con un pizzico di spavalderia, possiamo dire che stiamo quasi per diventare una bella squadretta, compatta… unità e determinata!
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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