Caserta. Commercio in crisi? ridurre le ZTL per invertire rotta: semplice ma efficace ricetta della CISAS
Nei giorni scorsi, è scoppiata -anche sulla stampa- una vivace polemica fra consiglieri comunali di Caserta, causa la futura apertura di ben quattro supermercati in zone decentrate della città.
Alcuni consiglieri si dicevano favorevoli all’apertura, altri contrari causa la crisi del piccolo commercio ed altri ancora – per lo più componenti le Commissioni Consiliari competenti – lamentavano di non saperne nulla.
Sull’argomento, interviene la Segreteria della Confederazione Cisas, ritenendo che la crisi del Commercio e la chiusura di molte attività commerciali nel centro di Caserta,non dipendano dall’apertura o meno di nuovi punti vendita, che non solo porterebbero nuovi servizi nelle zone decentrate della città, ma creerebbero anche maggiore occupazione.
Secondo la Segreteria della Cisas – sempre in passato favorevole allo sviluppo economico delle piccole aziende commerciali, specie quelle a conduzione familiare – l’impoverimento del Commercio cittadino e la chiusura di molti negozi sono dovuti, oltre che ai fitti elevati, anche e prevalentemente all’attuale ZTL, che ha desertificato del tutto il centro cittadino.
La ZTL, come chiesto sempre dalla Cisas, andava ridotta nella sua ampiezza territoriale e negli orari di accesso, molto spesso inutili.
Proprio la ZTL, estesa al massimo così com’è attualmente, ha spinto i cittadini casertani – anche per evitare multe da transito e da sosta auto – a recarsi presso i Supermercati dei Comuni confinanti, come Marcianise, San Marco Evangelista, Casagiove, Casapulla e Curti.
Pertanto, l’apertura dei quattro nuovi aupermercati in Caserta spingerebbe i cittadini casertani a frequentare i propri centri commerciali, invece che – come ora – andare verso quelli siti fuori dal territorio comunale.
Se invece si vuole veramente venire incontro ai piccoli negozi, a parere della Cisas, l’Amministrazione comunale dovrebbe ridurre l’ampiezza e gli orari della ZTL , dopo aver sentito anche il parere delle commissioni consiliari competenti.
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