Squille. Cabina sostituita ma telefoni (nuovamente) ‘muti’ nella frazione di Castel Campagnano
Si è rivelato doppiamente beffardo per i residenti l’intervento degli operai giunti venerdì 15 dicembre in Largo Palazzo, cioè al centro di Squille, per sostituire la cabina della Telecom da anni installata proprio davanti al plesso scolastico della popolosa frazione di Castel Campagnano.
Beffa doppia perché, nonostante l’ultimazione dei lavori, comprovata dalla nuova cabina che spicca anche per la vistosa affissione di un avviso -per ironia della sorte, a mente del quale proprio le affissioni sono vietate su tale manufatto- nei giorni successivi e, quindi, per tutto il week end quasi tutti i telefoni del centro collegati a tale cabina sono rimasti muti, proprio come spesso capitava in precedenza, quando i frequenti disservizi venivano imputati proprio alla fatiscenza di tale cabina.
A prescindere dal discutibile divieto di affissione comunicato proprio con un’affissione, qualcuno si domanda se nella fattispecie, considerata l’ubicazione della cabina proprio a ridosso della strada e nei pressi di un bar solitamente affollato, più che il beffardo avviso non fosse stato utile disporre il divieto di sosta proprio davanti alla cabina, altrimenti inaccessibile quando, prima o poi, dei tecnici dovranno accedervi per la necessaria manutenzione.
Non è tutto perché tale cabina dipende a sua volta da una “centrale” (nelle foto qui accanto) ubicata in via Fusco, a ridosso di un torrente, sempre all’aperto ovvero non sufficientemente protetta dalle intemperie da una precaria, parziale copertura in metallo, soggetta alla ruggine e all’ossido sicché evidentemente i disservizi sono destinati a continuare nonostante lo sperpero di denaro.
Questo perché anche tale centrale è stata rimpiazzata da tempo nel senso che accanto alla precaria struttura preesisente da tempo ne campeggia una nuova alla quale, assicura velatamente qualche addetto ai lavori, andrebbero solo connessi i vari cavi tuttora collegati alla precaria e ormai fatiscente centrale, si dice, ancora di vecchia generazione, cioè analogica.
Questo perché, sempre secondo indiscrezioni, nonostante le varie segnalazioni e doglianze dei residenti, troppo spesso costretti a restare senza telefono, spesso vitale, in particolare per le persone anziane, nessun preposto si è ancora deciso a disporre l’esecuzione di tali lavori: bisognerà forse attendere l’anno nuovo e quindi altre imprecazioni dei malcapitati?
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