Caiazzo. Natale: finalmente addobbi… o qualcosa di simile: ‘Parturient montes, nascetur ridiculus mus’?!
Proposta una colletta per addobbare in modo più dignitoso il centro del presunto buon vivere!
Viene proprio da pensare che siano triforcute le lingue che osano ironizzare sugli addobbi natalizi comparsi da qualche giorno in alcuni punti del centro, addirittura paragonandoli a quelli di altri paesi vicini, forse più fortunati ma certo non meglio amministrati!
Inutile negarlo: la partenza dell’iniziativa non può certo definirsi sprint ma con tanta umanità e comprensione ci si può anche accontentare!
Non occorre fantasia, infatti, per non notare differenze, se non in meglio, rispetto al
mastodontico albero natalizio che da diverso tempo svetta nella piazza di un piccolo paese vicino, alle luminarie che da oltre un mese addobbano il piazzale antistante il Comune di Limatola o anche rispetto… alla Caiazzo dei bei tempi andati.
Basta aguzzare solo un poco la vista, invece, per notare, perfino di giorno, le stelle e i fili cadenti (ad litteram!) che -in un armonioso gioco di luci e colori, ovviamente immaginario- si alternano lungo l’antico decumano e in particolare presso la casa comunale… che dico: presso il nobilissimo Municipio buonviverino, in passato, quando era un banale palazzo di città, volgarmente decorato, si, per tempo, ma addirittura con qualche fregio o stella a luce intermittente.
Una certa fantasia, è vero, occorre per immaginare che adesso qualche stella svetti anche sugli abeti di piazza Portavetere, ma, vivaddio, anche questo è segno di progresso che incede, lasciandosi alle spalle usanze stupide e insulse, anche se mutuate da nostri progenitori, sempre che, come “già!” si vocifera, nelle ore che ormai ci separano dal Natale, qualcuno non disponga davvero di far estendere la già esagerata illuminazione natalizia a quegli abeti che, spogli, sfuggono ali occhi degli stolti!
Nonostante cotanto equilibrio fra decorazione urbana, tempismo, sobrietà, saggezza e lungimiranza dei vari preposti, ad alcune persone, evidentemente mai paghe, è venuta l’dea di proporre una colletta fra persone disposte ad autotassarsi pur di rendere più bello e ospitale il centro del buon vivere, come se tale attribuzione non bastasse, già da sola, per addobbarlo in modo incomparabile, sia ben chiaro: virtualmente e, soprattutto, sempre che la stessa risultasse meritata.
Chi volesse aderire potrà contattare (anche attraverso Facebook) la signora Maddalena De Matteo, meglio nota come Elena, non nuova a iniziative di interesse popolare in particolare quando, anni addietro, gestiva un’accorsata lavanderia ubicata nell’immediata periferia cittadina.
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