Caserta. Ospedale, pronto soccorso: parcheggio disorganizzato o male gestito: cui prodest?
Sulla precaria situazione in cui versa il risicato spazio riservato al parcheggio di chi accompagna un malatoal pronto soccorso dell’ospedale casertano, riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente lettera aperta indirizzata:
ALLE AUTORITÀ PREPOSTE, NONCHÉ AI FUNZIONARI E LAVORATORI DELL’OSPEDALE CIVILE DI CASERTA A CONOSCENZA DI UNO O PIÙ DEI FATTI QUI CITATI
A proposito del parcheggio “riservato alle auto dei pazienti del Pronto Soccorso” dell’Ospedale Civile di Caserta, mi permetto di chiedere alle autorità responsabili di spiegare quali ostacoli insormontabili o superiori diritti altrui rendono inevitabile mettere quotidianamente in difficoltà i conducenti (accompagnatori delle persone soccorse) in più di uno dei seguenti spiacevoli modi:
1– non utilizzando gli spazi laterali disponibili per aggiungere a quelli esistenti altri stalli, che potrebbero contribuire a totalizzare un numero di posti sufficiente alle necessità (almeno 30);
2– addirittura abolendo alcuni dei posti preesistenti, col risultato di ridurre a 16 quelli rimasti;
3– costringendo tanti conducenti ritardatari a fermare le loro auto in modo da bloccarne altre due o tre regolarmente parcheggiate;
4– lasciando a terra per settimane l’immondizia abbandonata da qualche intelligentone sensibile ed altruista che ha bivaccato durante l’attesa (non allego nessuna foto in quanto a me non interessa mettere il dito nella piaga, ma solo che il parcheggio sia e rimanga regolarmente, costantemente e sistematicamente in condizioni decorose);
5– non chiarendo se sono le auto o i soccorsi a dover essere muniti del tagliando onde evitare la rimozione delle auto, dubbio sorto appena dopo la lettura del seguente cartello “esplicativo”: Questo parcheggio è riservato alle auto dei pazienti del pronto soccorso muniti di apposito tagliando. Le automobili sprovviste del tagliando saranno rimosse;
6– addossando comunque un peso in più ai conducenti (angosciati e preoccupati della salute o della salvezza dei pazienti accompagnati) che dovrebbero avere la lucidità di chiedere l’apposito tagliando;
7– non installando qualche telecamera (preavvisata da appositi cartelli), che:
a– immortalerebbe almeno alcuni dei generosi spargitori e disseminatori di immondizia, che potrebbero essere identificati, segnalati e premiati con onore al merito civile,
b– porterebbe a vostra conoscenza il disagio creato agli automobilisti che hanno appena lasciato al Pronto Soccorso un ammalato in fase acuta o un ferito comunque incidentato,
c– probabilmente avrebbe inquadrato anche lo sfortunato possessore delle chiavi (visibili nella foto allegata al solo fine di cercare di individuarlo e forse presenti da settimane a giudicare dalla ruggine sulla spirale) da me rinvenute due settimane fa appese al paletto di un segnale e subito fatte notare a un addetto alla sicurezza, che le prese e le consegnò al drappello di polizia ospedaliera;
8– non provvedendo alle necessarie correzioni di alcune delle situazioni problematiche (disagevoli e sgradevoli) qui evidenziate, nemmeno in seguito alle informazioni fornite dallo stesso personale (o devo credere che nessuno dei lavoratori dell’Ente Ospedaliero si è mai accorto di niente o – pur accorgendosene – non ha mai segnalato alcunché, tenendosi tutto dentro?).
Mi accontenterei di risposte alle domande più significative, scartando in partenza l’ipotesi che il fine recondito sia quello di punire gli accompagnatori dei soccorsi a causa della presenza tra essi di alcune persone indegne di appartenere al genere umano.
Mi basterebbe anche solo constatare la presenza delle opportune correzioni.
Naturalmente se prima della diffusione di questo articolo il panorama del parcheggio fosse migliorato, sarei pronto a riconoscere coram populo i cambiamenti e i progressi realizzati.
Distinti saluti.
( prof. Alfonso Cinicola – Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)