S.Maria C.Vetere. PD: arresti e inquisiti eccellenti per appalti ‘taroccati’ e favoritismi nell’ambito comunale
Arrestato l’ex sindaco, inquisito l’ex segretario provinciale e un attuale parlamentare, tutti del PD.
Nella mattinata di venerdì 24 novembre i carabinieri della locale stazione, unitamente ai colleghi della Sezione P.G. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del medesimo Tribunale, su richiesta della locale Procura, nei confronti di sette indagati, nelle province di Caserta, Napoli e Salerno (due in carcere e cinque ai domiciliari) perché ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, peculato, falso in atto pubblico, in materia elettorale, in materia di illecito trattamento dei dati personali e truffa in danno di ente pubblico.
Il provvedimento restrittivo carcerario è stato disposto per l’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Di Muro, 50enne, e Roberto Pirro, responsabile comunale dei servizi sociali e già coordinatore dell’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale “C8”, non ancora sottoposto a restrizioni poiché temporaneamente è all’estero; gli arresti domiciliari sono stati disposti per Nicola Santoro, 56enne; Salvatore Coppola, 45 enne; Biagio Napolano, 47enne, e Giuseppe Cavaliere, 44enne.
É stata inoltre disposta la notifica di avviso di garanzia ad altri 28 indagati nonché il sequestro preventivo di beni e conti correnti bancari ritenuti riconducibili agli indagati o alle società cooperative aggiudicatarie di appalti ritenuti concessi in modo illecito o condizionato.
Il tutto, al termine di un’articolata attività investigativa scaturita dalla denuncia sporta da un cittadino circa le modalità gestionali del progetto socio assistenziale “Home Care Premium”, varato dall’Inps in esclusivo favore dei dipendenti Inpdap o loro familiari, nel contesto degli “ambiti territoriali” definiti con la L. 328/2000, Legge Quadro finalizzata alla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.
Nello specifico, quindi, l’indagine ha riguardato l’ambito territoriale “C8” (ex “C5”), che vede come capofila il Comune di Santa Maria Capua Vetere, polo logistico, amministrativo-contabile di ogni attività e servizio socio-assistenziale attuato nel contesto dell’Ambito comprendente anche i Comuni di Curti, Casapulla, San Prisco, San Tammaro, Capua, Sparanise, Pignataro Maggiore, Bellona, Calvi Risorta, Rocchetta e Croce, Vitulazio, Camigliano, Pastorano e Giano Vetusto.
Le irregolarità accertate nella gestione del progetto, hanno imposto un allargamento delle investigazioni, circostanza che ha consentito di far luce su altre attività illecite afferenti ulteriori iniziative di natura socio-assistenziale gestite dallo stesso Ambito “C8” ma finanziate dalla Regione Campania e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’analisi dei fatti e dei contributi investigativi raccolti ha consentito di effettuare una univoca ricomposizione indiziaria e probatoria della vicenda delittuosa, facendo emergere l’esistenza di una stabile struttura organizzativa, operante nel territorio sammaritano e composta da politici, dirigenti ed addetti ai competenti uffici comunali e di Ambito, nonché da rappresentanti delle cooperative affidatane, orientata, anche attraverso il condizionamento delle fasi di selezione del personale preposto alla gestione tecnico-amministrativa dei servizi appaltati e di selezione degli utenti/beneficiari dei servizi appaltati (esternalizzati), a monopolizzare, pilotare e gestire in maniera illecite tutte le iniziative promosse dall’Ambito territoriale con la duplice finalità di ricavare un indebito vantaggio economico e creare consenso elettorale a favore di alcuni rappresentanti politici locali.
Sempre secondo gli inquirenti, per la realizzazione degli ideali prefissati, l’associazione a delinquere in oggetto è partita “garantendosi l’avvicinamento alla macchina amministrativa sammaritana di funzionali ed impiegati compiacenti da “gestire”.
E’ stato, preliminarmente, avviato, su iniziativa dell’ex sindaco Di Muro, un procedimento di distacco di un funzionario regionale che ha potuto così maturare i requisiti necessari per rispondere, da solo, al bando per l’assegnazione del posto di istruttore direttivo presso il Comune sammaritano.
L’ente pubblico, poi, nel redigere il bando per il concorso indicato, inseriva requisiti così dettagliati ed “attagliati” alla persona di interesse, già in mobilità presso l’ente, che era l’unico a presentare domanda e, quindi, risultare vincitore del concorso, insediandosi in pianta stabile presso l’ente.
Analoghi sistemi illeciti sono stati utilizzati dai membri dell’associazione per la costituzione dell’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale C8 (organo tecnico di supporto, con funzioni di gestione, amministrazione, monitoraggio e salutazione del Piano Sociale di Zona Territoriale nonché di raccordo con l’amministrazione regionale), centro gestionale delle risorse assegnate all’Ambito, ovvero per la nomina dei sette componenti.
Alcuni candidati (in particolare due), legati ad esponenti della politica locale, hanno avuto la possibilità di disporre delle domande per il concorso in oggetto ben prima della data stabilita per la prova orale, ponendosi in posizione di assoluto vantaggio rispetto agli altri concorrenti, il tutto con compromissione, grave, delle legittime aspettative di altri candidati e della regola basilare (meritocratica) che informa il reclutamento di personale nella pubblica amministrazione.
L’assetto così dato all’Ufficio di Piano, guidato dall’ex responsabile dei servizi sociali di Santa Maria Capua Vetere, ha consentito all’ex sindaco Di Muro di controllare tutte le attività di competenza dell’Ambito e di assoggettarle a note logiche di acquisizione del consenso elettorale, con sistemi tipicamente corruttivi.
Vi è stata una chiara ed evidente commistione tra politica e gestione amministrativa, che ha avuto il compito di controllare un settore delle gestione amministrativa che muove circa tre milioni di euro l’anno.
L’associazione delinquenziale così articolata ha, stante quanto accertato, indirizzato l’aggiudicazione delle gare d’appalto relative ai progetti, di seguito elencati, a favore di Cooperative e Associazioni (in alcuni casi riunite sotto Ati -Associazioni Temporanee di Impresa) compiacenti, alcune direttamente riconducibili ai promotori dell’associazione a delinquere che ricoprivano ruoli di primo piano nell’iter amministrativo di affidamento dei servizi:
Progetto “Home Care Premium 2012”, finanziato dall’Inps per l’importo di 420.000 euro, avente ad oggetto prestazioni a favore di ex dipendenti Inpdap; aggiudicato all’Ati “la Meridiana-Invento” nonché “Invento – Hares – Terzo Millenio”;
Progetto “Volo Libero”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’importo di 86.000 euro, volto a favorire l’integrazione culturale, artistica e sportiva di persone disabili, aggiudicato alla Cooperativa “Invento”;
Progetti “Babysitting e Ludobus”, finanziato dalla Regione Campania, dell’importo di euro 95.752 euro, finalizzati, rispettivamente, alla “conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle mamme lavoratrici di bambini di età fino a 36 mesi” e alla “creazione di momenti ludico-ricreativi itineranti a favore di minori in genere”, aggiudicato al Consorzio ”La Rada”;
Progetto “Non prendiamoci in giro- Lotta alla droga”, finanziato dalla Regione Campania, dell’importo di 2.800 euro, finalizzato alla creazione di momenti di riflessione per la lotta all’uso di sostanze stupefacenti, aggiudicato all’associazione “Agaphantus”;
Progetto “Centro per le famiglie’”, finanziato dalla Regione Campania, dell’importo di 70.600 euro, avente ad oggetto la creazione di spazi dedicati al sostegno, alla tutela e al potenziamento delle capacità genitoriali in famiglie multi problematiche, aggiudicato all’Ati “Invento-Agaphantus”;
Progetto “Voucher a finalità multipla”, finanziato dalla Regione Campania, dell’importo di 132.000 euro, finalizzato a offrire sussidi economici per l’acquisto di servizi di cura rivolti a minori di età compresa tra 0 e 12 anni, nonché per la retribuzione di assistenti familiari per la cura di anziani non autosufficienti, aggiudicato alla Cooperativa “Hares”;
Progetto Ads Disabili, finanziato dalla Regione Campania, dell’importo di 125.000 euro, con la finalità di consentire a persone con disabilità, di conservare autonomia di vita, nella propria abitazione, nel proprio ambiente familiare e sociale, aggiudicato alla Cooperativa “Consorzio Italia”.
Nel contesto dello stesso filone di indagini risulta indagato per abuso d’ufficio, per presunte raccomandazioni in favore di alcuni addetti all’Ufficio di Piano dell’ambito territoriale finito nell’occhio del ciclone, anche l’ex sindaco di Parete ed ex segretario provinciale PD Raffaele Vitale, nonché la parlamentare Camilla Sgambato, sempre del Partito Democratico che però ha tempestivamente divulgato un nota chiarificatrice, separatamente divulgata.
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