Gricignano d’Aversa. Immigrato ‘espulso’ incendia la struttura ospitante e il titolare lo spara
Il gestore di un centro profughi ha sparato e colpito un giovane immigrato ospitato della struttura, che aveva dato fuoco alla sua stanza, in un centro profughi di Gricignano d’Aversa, in provincia di Caserta, dove si è vissuta una vera e propria notte di terrore.
Con un articolo a firma di Gigi Di Fiore ha ricostruito nei dettagli l’accaduto il quotidiano Il Mattino di Napoli.
Tutto è accaduto fra l’una e le tre della notte tra venerdì e sabato nel centro di accoglienza ‘La Vela’, che ospita circa 180 migranti.
Ad appiccare le fiamme è stato Bob Alagiee, 19enne del Gambia, in Italia da settembre.
Il suo gesto ha reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco
Quando interviene Carmine Della Gatta, 43 anni, amministratore della società proprietaria dell’immobile, l’immigrato lo affronta, lo aggredisce e lo ferisce al volto lanciandogli una pietra.
Della Gatta a quel punto estrae una pistola, legalmente detenuta, e spara alla bocca dello straniero.
Quando vedono l’arma altri immigrati scappano.
Dopo il colpo il ventenne resta a terra insanguinato e privo di sensi.
Il proiettile gli ha perforato le corde vocali ed è uscito dalla guancia.
A quel punto anche l’imprenditore scappa, con l’auto dell’amico che lo aveva accompagnato, mentre al centro profughi chiamano il 118, avvertono i carabinieri e i Vigili del Fuoco.
Il ragazzo colpito viene portato all’ospedale di Aversa e poi al Cardarelli di Napoli, dove viene ricoverato in prognosi riservata.
Della Gatta, intanto, accompagnato dall’avvocato, si presenta dai carabinieri e ammette di avere sparato, spiegando di essersi difeso, impaurito, da un’aggressione, ma viene fermato con l’accusa di tentato omicidio e ora si trova agli arresti domiciliari.
«Sono molto turbato –sono le sue parole, riportate dal Mattino- e mi dispiace per quel ragazzo, se tornassi indietro non farei quello che ho fatto.
Ho avuto paura, mi ha aggredito, mi ha ferito con una pietra, ho cercato di difendermi.
Temevo di essere assalito da più persone, che a lui si unissero altri migranti».
Alagiee era già stato protagonista di altre proteste.
La prefettura gli aveva anche revocato i buoni pasto o vestiti per violazione delle regole.
Nella mattinata della tragedia gli era stata notificata l’ordinanza della Prefettura che gli revocava le misure di accoglienza.
Il provvedimento era stato sollecitato dopo ripetute violazioni.
Dalle segnalazioni l’immigrato aveva anche distrutto un computer, imbrattato le mura con un estintore, si era spogliato in strada.
(Fonte & Aggiornamenti: http://www.giornalettismo.com/archives/2639261/caserta-gestore-centro-profughi-spara-immigrato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)