Caserta. Reggia, Cisas contesta Felicori: ‘vuole scaricare le sue responsabilità sul sindaco’
Dopo il duro colpo per il direttore Felicori e la sua credibilità a seguito della visita dei Nas alla Reggia di Caserta col riscontro di irregolarità, scoppia ora anche una polemica con scambio di reciproche accuse tra il sindaco Marino e Felicori.
La ragione sarebbe dalla parte del sindaco, che prima non aveva mai preso una netta posizione nei riguardi del nuovo padrone assoluto della Reggia di Caserta.
Mentre continuano le numerose lamentele dei visitatori al sito Borbonico e degli stessi sindacati aziendali sui disservizi e su come vengono mal tenuti i giardini reali, aumentano gli show propagandistici del direttore della Reggia, Felicori, il cui unico scopo sembra essere quello di blindare la Reggia nei riguardi dei cittadini casertani.
Lo evidenzia la Confederazione Cisas di Caserta, intervenuta più volte sulle varie problematiche della Reggia, fra cui anche il mancato pagamento dei Tributi e dei Passi carrabili a tutto uso privato degli abitanti di Palazzo Reale.
Felicori fa solo showing quando si vanta, solo per autopubblicizzarsi, di aver firmato in provincia di Benevento un patto con i sindaci dei piccoli comuni della Valle Telesina per un progetto di valorizzazione turistica del territorio sannita.
Secondo la Segreteria Cisas è strano che il direttore della Reggia di Caserta abbia firmato un patto con i sindaci di piccoli paesi del beneventano e non abbia pensato di farlo con i sindaci casertani trascurando completamente anche la città di Caserta.
Felicori avrebbe fatto meglio, rileva la Cisas, se avesse pensato al potenziamento del turismo del territorio casertano che lo ospita parlandone anche col sindaco Marino.
La città capoluogo, il Belvedere di San Leucio, la Vaccheria, Caserta Vecchia, Casagiove, San Nicola la Strada, Recale, Casapulla, Curti oppure l’antica Capua, S.Maria Capua Vetere, Sessa Aurunca, Teano, Maddaloni, Calvi ed il Matese, ricchi di riferimenti storici, potevano essere una grossa attrattiva per il turismo pro Reggia.
Forse non sa il super pagato manager bolognese Felicori che nei suddetti comuni casertani vi sono noti ed importanti eventi di promozione eno-gastronomica, non certamente inferiori a quelli del beneventano.
La nomina di Felicori a direttore della Reggia di Caserta – continua la Segreteria della Cisas di Caserta – fu dalla Cisas accolta positivamente in quanto la Reggia poteva finalmente fruire di una direzione stabile contrariamente al passato.
Le precedenti gestioni clientelari e politiche di qualche dirigente avevano oscurato la Reggia, che comunque continuava a vivere grazie al suo antico splendore ed anche grazie agli abitanti di Caserta.
Quello che non sta bene ai casertani ed alla Segreteria della Cisas è che il direttore Felicori abbia creato steccati tra la Reggia e gli abitanti di Caserta, cosa che il sindaco Marino deve contestargli.
Felicori continua a millantare eventi inconsistenti mentre Palazzo reale ed i suoi meravigliosi Giardini sono in uno stato pietoso, come hanno potuto ben constatare non solo la Stampa ma anche i numerosi visitatori della struttura borbonica.
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