Squille. Ricordate le vittime americane dell’ultima guerra con una riuscitissima cerimonia
É perfettamente riuscita la manifestazione
promossa dalla delegazione caiatina dell’associazione “Combattenti e Reduci di guerra”, presieduta dal giovane quanto dinamico Enrico D’Agostino (nella foto in alto), d’intesa con l’amministrazione comunale, altri enti locali e corporazioni militari, per commemorare degnamente i soldati americani caduti il 14 ottobre 1943, durante la fase cruciale dell’ultima guerra, alla località “scafa” di Squille, frazione di Castel Campagnano, mentre da Dugenta (BN) attraversavano il fiume Volturno, sotto il fuoco
delle truppe tedesche che, dall’altra sponda, cercavano, per quanto possibile, di ostacolare l’avanzata dei nostri nuovi alleati.
Manifestazione, come saggiamente ha ricordato D’Agostino, promossa per ricordare la follia bellica al precipuo fine di promuovere la cultura della Pace, sempre più minata in varie parti del mondo.
Visibilmente commosso, nel rievocare sì tragici eventi bellici, il locale referente del benemerito sodalizio caiatino, Tommaso Cerreto (nella foto qui accanto), che da un rifugio ricavato presso l’abitazione familiare vedeva – impotente – le mortali raffiche che erano costretti a scambiarsi gli incolpevoli protagonisti della follia bellica, proprio quella che D’Agostino intende scongiurare per sempre.
Ovviamente toccato anche l’unico superstite locale dell’ultimo conflitto bellico: il reduce Mattia D’Agosto, classe 1922, nella foto qui accanto mentre ringrazia gli organizzatori della riuscita manifestazione e in modo particolare Enrico D’Agostino, che molto sagacemente ha cercato di carpirne la preziosa testimonianza, per ora invano, a causa della forte emozione, ma certamente ci riproverà.
Particolarmente sagaci le considerazioni del sindaco Giuseppe Di Sorbo (nella foto qui accanto), il quale ha invitato i vari protagonisti e in particolar modo le scolaresche, cioè chi guida anche i futuri protagonisti della storia, a prodigarsi per studiare il tragico evento e acquisire le testimonianze, preziose, degli ultimi superstiti.
Altrettanto proficuo l’intervento dello storico, ricercatore e grande appassionato, professor Giuseppe Angelone (nella foto qui accanto) che, recepita con entusiasmo la proposta del primo cittadino, impegnandosi peraltro a sostenerla, dopo aver riepilogato succintamente la triste cronaca di quei giorni, ha anche pronunciato i nomi e altri dati salienti di due militari americani caduti a Squille proprio in tale drammatica circostanza, auspicando altrettanto impegno, anche scolastico, per cercare i familiari dei due statunitensi caduti per liberare il popolo squillese.
Generalità che per il momento preferiamo non divulgare in quanto, secondo qualche residuo testimone, nessun soldato americano sarebbe morto nella tragica circostanza a Squille poiché i militari tedeschi erano appostati su un cucuzzolo ubicato qualche chilometro più avanti, cioè dopo il cimitero, ove il corso d’acqua si restringe, e quindi nel territorio di Castel Campagnano.
Tornando alla cronaca dell’evento, arricchito dalle note della banda militare americana e reso suggestivo dal passaggio a bassa quota di un elicottero dal quale sono “piovuti” simbolici fiori sulla folla e sul prospiciente monumento ai Caduti, prima di invitare tutti presso la vicina delegazione comunale per consumare un gradito rinfresco, il sindaco, D’Agostino e altre personalità, civili e militari, hanno conferito numerose targhe e attestati di merito, in primis al comandante della stazione Carabinieri di Caiazzo, maresciallo Michele Fioraio (nella foto qui sopra), nonché ad alcuni esemplari giovani del posto che, oltre ad essersi iscritti alla delegazione caiatina del benemerito sodalizio combattentistico, si sono prodigati, riuscendoci perfettamente, per l’ottimale andamento della manifestazione, alcuni momenti salienti della quale possono evincersi anche dalle foto riportate di seguito.
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