Caiazzo. Onori postumi della Benemerita per Michele Matarazzo, morto a soli 27 anni
Applausi scroscianti, “parata militare” e il suono della musica a lui tanto cara hanno accolto le spoglie mortali del ventisettenne Michele Matarazzo (nella foto qui accanto) quando, nel pomeriggio di giovedì 12 ottobre, trasportato a spalla da alcuni dei tantissimi amici, costernati come tutti gli astanti, il feretro è uscito dal duomo, gremito come l’antistante piazzale durante la celebrazione dei rito funebre officiato da don Antonio Di Lorenzo.
Una tragedia che ha toccato l’intera comunità caiatina quella che si è consumata nelle poche ore intercorse dal ricovero al decesso, per tanti versi incredibile, del giovane che si era appena affacciato alla vita adulta con la tangibile prospettiva dell’ammissione nell’organico dell’Arma Benemerita, a quanto pare già programmata.
Invece era in agguato sorella morte che effettivamente sembra sempre alla ricerca del meglio si questa terra…
Ma il momento più toccante -dopo quello del terreno commiato, davvero straziante- si è registrato mentre, conclusa la funzione liturgica, il presidente della locale associazione “Carabinieri in congedo”, maresciallo Antonio Mirto, ha letto un pensiero dedicato al compianto e poi declamato la Preghiera del Carabiniere, benemerito corpo al quale apparteneva anche il compianto genitore del giovane Michele.
Nel tristissimo frangente, la redazione si associa al cordoglio dei familiari, amici e di quanti altri soffrono per la dipartita.
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