Caiazzo. Per truffare gli anziani i malviventi potrebbero spacciarsi per volontari della Protezione civile!?
Si impenna la guerra mediatica, con l’avvicinarsi della scadenza elettorale per la (ri) conquista del Comune, del quale perfino la denominazione è stata contesa fra la precedente amministrazione (che aveva optato per “Palazzo di Città”) e quella attuale (che ha peferito il ritorno al passato, invero glorioso, di “Municipio”), come si evince dalla piccata replica di Sgueglia & Compagni alla richiesta degli acerrimi antagonisti (ma ex alleati!), capeggiati dall’ex sindaco Stefano Giaquinto, di attuare una campagna informativa antitruffa “porta a porta”, in favoe degli anziani, avvalendosi dei volontari della Protezione Civile.
Evenienza che però, secondo gli attuali governanti, oltre ad essere legalmente improponibile, potrebbe essere addirittura induttiva di altre truffe perpetrate spacciandosi proprio per volontari di tale benemerita corporazione locale:
Il consigliere di opposizione Stefano Giaquinto ed il gruppo di minoranza hanno ufficialmente aperto la campagna elettorale avanzando la prima proposta programmatica che, però, appare alquanto strampalata e pretestuosa, oltre che totalmente inapplicabile.
Chiedere, difatti, di impiegare i volontari della Protezione Civile in un servizio porta a porta per informare gli anziani caiatini del rischio di truffe, significa non conoscere la normativa di settore, i compiti e le funzioni dei volontari ed i limiti in cui incorrono i medesimi componenti del nucleo comunale.
Comprendiamo benissimo che, a pochi mesi dalle elezioni comunali, tutto fa brodo e che ogni argomento è buono per conquistare qualche voto in più, oltre che per avere un po’ di visibilità per personaggi in cerca di autore, ma arrivare a proporre di mandare i volontari della Protezione Civile a casa degli anziani per avvisarli che potrebbero essere vittime di raggiri vari, denota solo una scarsa conoscenza della legge ed una mancata consapevolezza del ruolo del nostro nucleo comunale che può e deve essere utilizzato solo in casi di emergenze straordinarie e di calamità naturali.
Come può un ex sindaco che si ricandida a diventarlo di nuovo perché assetato di potere, prendere in giro così i caiatini con proposte che non stanno nè in cielo nè in terra?
È forse questo il suo modo di amministrare la città che la gente ha già purtroppo assaporato sulla propria pelle negli anni scorsi tanto da aver sostenuto un’inversione radicale di rotta che non sarà certo fermata da richieste ridicole e strumentali?
Perché il buon Giaquinto non ci dimostra la legittimità di una simile proposta e ci spiega come potrebbe svolgersi un servizio che esula totalmente dalla sfera di competenze della Protezione Civile?
La verità è una ed una sola, come abbiamo spiegato più volte: la smania di potere di Giaquinto e la sua irrefrenabile voglia di tornare a fare il sindaco lo spinge a giocare sulle paure dei più deboli e a strumentalizzare ogni questione per avere un minuto di pubblicità.
L’amministrazione di una città come Caiazzo richiede serietà e concretezza e, soprattutto, rispetto delle regole, altro che uscite estemporanee per carpire la benevolenza e la fiducia della gente.
Basta considerare che, come ha fatto notare una cittadina caiatina, la richiesta strampalata della minoranza di Uniti per Caiazzo potrebbe anche generare un’ulteriore confusione con la conseguenza di aumentare il pericolo di truffa ai danni degli anziani se i truffatori dovessero decidere di travestirsi da volontari della Protezione Civile così da avere accesso facile nelle case dei caiatini e far vivere direttamente sulla loro pelle l’esperienza di un raggiro!
Il Sindaco Tommaso Sgueglia e l’Amministrazione Comunale.
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